domenica 1 ottobre 2017

Del non sapere

Stavo pensando che faccio molta fatica a spezzare lance di comprensione nei confronti di chi - e sono tanti - protegge pervicacemente la sua arrogante e presuntuosa convinzione di sapere tutto, pure a dispetto dell'innegabile evidenza, quasi che ad ammettere il contrario ne risulti sminuito il valore personale. Nessuno è padrone di tutto lo scibile umano, neppure Eco con tutte le sue lauree lo era, e a mio giudizio non è la presunzione di sapere tutto, che crea come logica conseguenza il rifiuto di "abbassarsi" a imparare da chi ne sa di più, che valorizza la persona, ma, al contrario, la disponibilità ad ammettere le proprie naturali lacune e il cercare di colmarle imparando da chi le può colmare.
"...ma soprattutto perché so di non sapere niente" ammetteva candidamente Guccini già molti anni fa. E anche qui ha fatto scuola.

6 commenti:

  1. Quello di Guccini era un paradosso: se sapeva di non sapere niente, sapeva già qualcosa, quindi NON sapeva di non sapere niente, ma sapeva di sapere qualcosa [...]. Ci puoi impallare un computer, con un ragionamento circolare del genere.

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  2. Che poi, diciamocelo, di alcune materie Guccini ne sa a pacchi. Ad esempio di letteratura :-)

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  3. Se non ricordo male quella bellissima canzone era Addio.

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  4. so di non sapere...
    ma non era Socrate?

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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