giovedì 23 novembre 2017

The endless river



Ho messo un po' di tempo fa The endless river nel mio smartphone. Lo ascolto spesso quando vado a passeggiare sulle colline dietro casa mia, il pomeriggio dopo il lavoro. È l'ultimo album in studio dei Pink Floyd ed è uscito nel 2014, quando già Richard Wright era passato a miglior vita. È un album caratterizzato da sonorità tipiche floydiane, che magari a un primo impatto può apparire ermetico, difficile, e la cui bellezza piena si assapora dopo un po' di ascolti. D'altra parte si tratta di musica che induce alla riflessione, evocativa, quella appunto tipica di Gilmour e soci, che va assaporata e goduta centellinandola, niente a che vedere con certa robaccia usa e getta che gira oggi.
E niente, è un gran bel disco.

Nessun commento:

Posta un commento

Perché noi maschi non possiamo parlare di aborto?

Nella discussione sui social e fuori che va avanti da giorni sull'aborto, discussione che ha preso il via dopo la proposta di FdI di ins...