Ho preso in prestito questo libro dalla biblioteca non perché m'interessi la faccenda teologica relativa al personaggio che da sempre crea più inquietudini al pensiero cristiano, Giuda appunto, ma perché incuriosito dal nome dell'autore di questo breve saggio teologico: Gustavo Zagrebelsky, quel Zagrebelsky che io ho sempre conosciuto come uno dei più celebri costituzionalisti italiani e non immaginavo certo che si cimentasse pure con la teologia. E mi ha piacevolmente sorpreso, terminata la lettura, constatare il livello di cognizione di causa e competenza teologica con cui nel libro esamina e commenta alcuni passi della sterminata letteratura prodotta sul traditore per antonomasia: Giuda Iscariota, appunto.
Intendiamoci, non è che Zagrebelsky fornisca chiavi di lettura rivoluzionarie sulla vicenda relativa al mistero di chi è stato scelto per dare compimento alle scritture - sostanzialmente si limita ad abbracciare le posizioni teologiche che identificano come mistero il connubio tra mancanza di libertà e conseguente impossibilità di addebito di responsabilità all'apostolo traditore. Ma queste sono faccende nelle quali non m'inoltro. Mi limito solo ad osservare come Zagrebelsky non se la cavi affatto male in questo campo.
domenica 12 marzo 2017
Il tradimento fedele
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Non in mio nome.
E comunque da qualunque parte li si girino sono sempre misteri.
RispondiEliminaDal mio punto di vista di scettico, il vero mistero è come si faccia a credere, ma è storia vecchia.
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