martedì 17 gennaio 2017

Clandestini al caldo



E quindi niente, siamo davanti a uno dei più grandi drammi dell'epoca contemporanea, quello delle migrazioni, masse immense di persone che si spostano da un punto all'altro del pianeta con l'unico scopo di sopravvivere, un dramma che addirittura nel medio o breve termine potrebbe avere effetti devastanti sugli equilibri sociali di interi paesi europei, compreso il nostro, e che appunto per questo motivo andrebbe affrontato utilizzando mille cautele e in maniera seria, prudente, intelligente, ponderata, mettendosi tutti a tavolino per cercare di gestire questo particolarissimo periodo storico nel migliore dei modi. C'è chi lo fa, o almeno prova a farlo, pur tra mille difficoltà. E poi ci sono quelli come lui, che imboniscono la massa di decerebrati che gli danno credito riproponendo sempre le stesse balle, come un disco rotto, ogni ora, ogni giorno, sempre. D'inverno i clandestini stanno negli hotel, al caldo, d'estate sempre negli hotel, con l'aria condizionata, un martellamento incessante di stronzate, e tra l'altro stronzate estremamente pericolose, in quanto moltiplicatrici di quella paura e tensione xenofoba che ha sempre trovato terreno estremamente fertile nell'ignoranza e nella superficialità dilaganti. Questo è, Salvini: un pericoloso fomentatore di odio sociale in un periodo storico in cui c'è bisogno di tutto tranne che di questo, e tutto per mero calcolo politico, esclusivo tornaconto personale e bisogno assoluto di conservare i privilegi faticosamente conquistati sulla pelle di chi ha avuto la sfortuna di nascere nella parte sbagliata del mondo.
Durerà ancora un po', ma non per sempre. Anche la merda che esce fuori dai tombini di una strada allagata, una volta smesso di piovere ritorna da dove è venuta.

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