giovedì 8 dicembre 2016

Dinamiche di una caduta di governo

"Lasciamo un'Italia che ha finalmente una legge sul terzo settore, una legge sul mercato del lavoro, una legge sul dopo di noi (?), una legge sulla cooperazione internazionale, una legge sulle dimissioni in bianco, una sull'autismo, una legge sulle unioni civili. Una legge contro lo spreco alimentare, contro il caporalato, contro i reati ambientali."
Chi ha ascoltato il discorso di mezzanotte di Renzi, fatto quando già era chiaro che il No avrebbe stravinto, ha sentito dalla sua viva voce l'elenco di molte delle leggi fatte dal suo governo fino al giorno del referendum. Sono quelle che ho riportato sopra nel virgolettato. Non è un elenco completo perché, come ha dichiarato l'ex Presidente del Consiglio nel discorso medesimo, si tratta solo di quelle che gli stanno più a cuore.
I più attenti, si saranno sicuramente accorti che questa marea di leggi e provvedimenti è stata realizzata col bicameralismo paritario, il responsabile principale del famoso ping-pong che paralizzerebbe - ce l'hanno raccontato per mesi - il processo legislativo in Italia. La prova che è una balla l'ha fornita Renzi stesso nel suo discorso. Se il bicameralismo paritario è veramente il responsabile dell'ingessamento del processo legislativo in Italia, come ha fatto Renzi a fare questa marea di cose? Oltre a questo, c'è da far notare - anche qui i più attenti ci avranno sicuramente già fatto caso - che questo governo è caduto per cause che con la fiducia del Senato non c'entrano assolutamente niente, e tutto questo nonostante per mesi ci abbiano rotto le appendici pendule con la balla che se si fosse tolta la possibilità al Senato di dare o togliere le fiducie ai governi ci avremmo guadagnato tantissimo in stabilità.
Cioè, se ci pensate bene, tutta la dinamica che ha portato questo governo alla caduta, non è stata nient'altro che la dimostrazione alla prova dei fatti che per avallare la riforma costituzionale ci hanno raccontato un sacco di balle.
Figo, no?

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