Leggo che il delinquente, adesso, vorrebbe la grazia da Napolitano, il quale, conoscendolo, gliela concederebbe ovviamente seduta stante (figuriamoci!).
Fortunatamente, da quel poco che ho letto in giro, la cosa non dovrebbe essere così facile. Sarebbe infatti la prima volta che si concede a chi non ha ancora iniziato a scontare la pena. In più, non credo sia tecnicamente possibile concederla a chi ha altri carichi pendenti aperti, e il teleimbonitore ha il procedimento a Napoli per la compravendita di senatori, il caso Ruby, ecc...
Insomma, se Napolitano si piegasse anche a questo ricatto, dopo aver supinamente firmato ogni porcata partorita dal catramato in questi anni, forse qualcuno i forconi comincerebbe a prenderli per davvero.
sabato 3 agosto 2013
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Non in mio nome.
2 commenti:
Il delinquente, insieme alla sua corte dei miracoli, si permette ancora di dettare legge. Voglio vedere cosa s'inventeranno, visto che la grazia pare per ora impraticabile.
Intanto il Financial Times dà ragione a noi, lodando l'imparzialità dei magistrati (ma non avevamo dubbi, in Inghilterra sanno cos'è la democrazia):
http://www.lastampa.it/2013/08/03/italia/politica/cala-il-sipario-sul-buffone-di-roma-il-financial-times-archivia-berlusconi-VKntoMqB1MHQGsz1X30SuN/pagina.html
firma la grazia e poi si dimette dicendo: con viva e vibrante soddisfazione mò so azzi vostri malcreati che non siete altro, ah no era Crozza
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