lunedì 29 ottobre 2012

Sicilia

Due considerazioni veloci su quanto è accaduto oggi in Sicilia (ipotizzando che la situazione non cambi, cosa più che probabile, a questo punto). La prima è che non c'è stato uno spostamento a sinistra dell'elettorato, come molti vorrebbero far credere, c'è stato molto più semplicemente il collasso della destra - cosa che comunque fa sempre piacere - e quindi appare un tantino ridicolo il "risultato storico" strillato da Bersani. Vabbe'...
La seconda considerazione è che del M5S, bene o male, occorrerà tenere conto, perché a questo punto è chiaro che non si tratta di un movimento marginale, stile meteora, ma di un movimento profondamente radicato col quale anche alle prossime politiche occorrerà fare i conti.
Com'era ampiamente prevedibile, il primo partito (5 Stelle a parte) è comunque quello dell'astensione, quello di chi ha preferito starsene a casa, probabilmente per nausea - i votanti non hanno raggiunto neppure il 50% degli aventi diritto. Questi i fatti, il resto sono chiacchiere.
Ah, Angelino e Silvio sono lì che si leccano le ferite. E questo è puro spettacolo.

2 commenti:

Romina ha detto...

Concordo su tutto, anche sulle virgole.

E il Pd farebbe meglio a dedicarsi a una sana e approfondita autocritica.

Andrea Sacchini ha detto...

Pd? Autocritica? Mmh... ;)

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