sabato 7 gennaio 2012

Feltri e gli scontrini del cotechino

Leggendo gli editoriali di Feltri, si ha a volte qualche strana sensazione. Una, ad esempio, è quella che neppure lui creda a quello che scrive, e che lo faccia più per dovere ossequioso di difendere l'indifendibile che per reale convinzione propria. E' il caso dell'editoriale di ieri, nel quale il noto campione di giravolte si accoda alla lunga lista di politici e uomini di spettacolo (ammesso che ci sia qualche differenza) che hanno preso le difese degli evasori di Cortina anziché dei funzionari del fisco che li hanno perseguiti.

Tra le tante perle contenute nel suo articolo, c'è quella, immancabile, della perplessità riguardo alla scelta di località. "Come mai invece le verifiche si sono concentrate esclusivamente nella cittadina dolomitica, trascurando il resto del Paese?", si chiede il noto editorialista. Il quale, naturalmente, si dà poi anche la risposta: "Probabilmente si è voluto ancora una volta colpire il Nord".
Naturalmente Feltri sa benissimo che il nord non c'entra assolutamente niente ma è solo una questione di rilievo mediatico. Se questi controlli fossero stati fatti a Reggio Calabria o a Canicattì non sarebbero certo finiti sulle prime pagine delle cronache nazionali. Anzi, probabilmente non se ne sarebbe parlato per niente e non si sarebbe verificato il (giusto) cancan che la cosa ha provocato. Ma Feltri ha a che fare con i lettori del Giornale, ai quali ovviamente non può raccontare le cose come stanno, ma le cose che questi vogliono sentirsi dire.

Da incorniciare, poi, la difesa dell'interrogazione parlamentare di Calderoli. Una di quelle vicende per le quali chiunque, tranne ovviamente Calderoli, si sarebbe sotterrato dalla vergogna e sarebbe sparito dalla circolazione per i prossimi 20 anni, viene ritirata fuori da Feltri. Il quale chiede che Monti mostri lo scontrino del cotechino acquistato per capodanno, perché altrimenti mica può mandare quelli del fisco nei bar di Cortina. Ecco, Feltri è riuscito ad arrivare a questo punto. Fortunatamente, per un Feltri che scrive idiozie c'è sempre un Gramellini che tenta di rimettere le cose a posto e di ricordare che qualche giornalista degno di questo nome forse in circolazione c'è ancora.

2 commenti:

Romina ha detto...

Ottimo post. E poi:

Feltri...Il quale chiede che Monti mostri lo scontrino del cotechino acquistato per capodanno, perché altrimenti mica può mandare quelli del fisco nei bar di Cortina.

Ahahahahahah! Come comica del giorno è quasi inarrivabile. :D

Andrea Sacchini ha detto...

Sì. Arrivati a questo punto, infatti, ci restano solo le comiche :-)

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