mercoledì 27 luglio 2011

Il quartier generale racconta/63

Bellissimo il pezzo odierno di Sallusti sul pagamento dei famosi 560 mln di euro alla Cir di De Benedetti da parte di Fininvest. Non un accenno, neppure una parola, sulla vicenda giudiziaria che ha dato il via alla richiesta di risarcimento in sede civile da parte di Cir.

Nessun accenno a certi nomi - tipo Previti, Acampora, Pacifico, Metta - molto familiari a chi ha seguito la storia. Niente di niente. Solo il termine "esproprio", ovviamente riferito non a chi si è visto soffiare la più grande casa editrice grazie alla corruzione certificata di un giudice, ma a chi se l'è portata a casa in questo modo.

Ma a Sallusti c'è qualcos'altro che non va giù:

Di fatto si tratta del più alto risarcimento imposto a una azienda privata, per di più costretta così a finanziare il gruppo editoriale (la Cir controlla La Repubblica e L’Espresso ) che si è dato come missione quotidiana, come ha ricordato Marina, di cancellare Berlusconi dalla scena politica.

E poi, più sotto:

Se 18 anni fa Berlusconi non fosse sceso in politica...

Evidentemente, se dopo 18 anni la Cir non è ancora riuscita nella sua "missione", forse tutto quel risarcimento non lo meritava davvero.

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