venerdì 1 aprile 2011

Va là a farsi sentire


Breve riepilogo della situazione. Il premier aveva dato per concluso un accordo con le regioni ("una tendopoli per ogni regione"). Adesso scopriamo che le regioni non ci pensano neppure. Nel frattempo il mare grosso impedisce il trasferimento via nave dei migranti da Lampedusa. Naturalmente le 48/60 ore strombazzate appena ieri, necessarie a mettere a posto tutto, come era prevedibile sono una pia illusione. E allora il premier se la prende con la Tunisia, colpevole di non stare ai patti (quali patti?).

E allora lunedì andrà là. "A farmi sentire", dice. Dopo il blitz in Parlamento sulla prescrizione breve, furtunatamente fallito (per ora), il secondo blitz è previsto a Tunisi, che è vicino ad Hammamet (così, per dire). Il tutto per costringere la Tunisia a riprendersi "cinquemila potenziali criminali".

Cinquemila potenziali criminali che potrebbero essere anche cinquemila potenziali non-criminali. Magari solo poveracci che scappano dalla miseria per cercare un lavoro. E tra tutte le potenziali categorie a cui potrebbero appartenere queste persone, naturalmente lui va sul sicuro: criminali. D'altra parte gli insegnamenti della Lega e il suo leggendario populismo, sui quali entrambi (Lega e Berlusconi) hanno costruito il successo, non tradiscono mai.

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