lunedì 25 aprile 2011

Obama, Guantanamo e Wikileaks

I documenti di Wikileaks su Guantanamo confermano come tra i prigionieri finiti nella base-prigione per sospetti terroristi a Cuba ci fossero individui privi di alcun valore nella «scala del rischio terroristico». Tra questi, secondo il Guardian che ha scandagliato i documenti dopo averli ricevuti dal New York Times, Mohammed Sadiq, un contadino afghano all'epoca di 89 anni malato di demenza senile, e un ragazzino di 14 imprigionato dopo esser stato rapito e costretto ad arruolarsi in una banda talebana. Sadiq era finito a Guantanamo dopo che in una perquisizione in casa sua erano stati trovati documenti sospetti appartenenti a suo figlio. Dopo quattro mesi in prigione in Afghanistan era stato trasferito a Cuba e interrogato per sei settimane al termine delle quali era stato giudicato «non affiliato ad al Qaida e privo di valore di intelligence per gli Stati Uniti». Ciononostante il vecchio era stato rimpatriato solo quattro mesi più tardi.

Obama non ci fa una bella figura dopo la pubblicazione da parte del New York Times, Washington Post e altri dei nuovi files di Wikileaks, questa volta riguardanti il carcere di Guantanamo. E' vero, molti dei presunti abusi ai danni dei prigionieri si sono verificati prima che lui salisse alla Casa Bianca, ma è anche vero nel 2008 promise solennemente la chiusura della struttura. Siamo nel 2011.

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