lunedì 13 settembre 2010

Sole delle Alpi, la Gelmini ci ripensa

Ieri il ministro Gelmini aveva preso le distanze dal sindaco di Adro, l'ideatore della scuola (statale) in salsa leghista. "Francamente il sindaco di Adro ci ha abituato ad un centro folklore, ad un certo estremismo, che ovviamente io come Ministro dell'Istruzione non condivido". E ancora: "forse nemmeno tutto il partito della Lega può condividere queste esasperazioni che non fanno bene neanche a quel movimento".

Oggi la musica è cambiata: "Coloro che hanno polemizzato contro il sindaco di Adro dovrebbero farlo anche le molte volte che ci sono simboli della sinistra che entrano nelle aule. È molto più facile che si verifichino queste situazioni piuttosto che trovare simboli della Lega".

Evidentemente la poveretta si è già dimenticata che tra quelli che hanno preso le distanze c'era pure lei. Ma d'altra parte la cosa è comprensibile: è accaduto tutto tanto tempo fa. In ogni caso la signora Gelmini si dev'essere documentata, scoprendo così che il Sole delle Alpi - lo dice lei stessa - "è stato usato non perchè della Lega, ma perchè appartenente all'iconografia del Comune". Dice che gliel'ha detto il sindaco.

A parte tutta questa ridicola messinscena, è troppo chiedere di avere una scuola senza simboli? E' troppo chiedere di avere una scuola senza Sole delle Alpi, senza "simboli della sinistra" (?) e magari, perché no?, pure senza crocifisso? Insomma, una scuola dove la cosa più importante sia la qualità dell'insegnamento e non quello che è attaccato su al muro?

1 commento:

lucy ha detto...

è il sol dell'avvenir...

per la lega.

io sono un po' schifata a dire il vero. Talmente schifata che non vado più in vacanza sulle alpi "italiane" da quando in un ristorante mi hanno insultato perché sono di Roma. Se devo andare in vacanza vado nello stubaival in Austria o in altri luoghi dove il termine "terrone" non viene usato con tanta leggerezza.
Eppure di terra ne ho vista tanta anche al nord e il sottile aroma di cacca di suino, nel tratto tra Bologna e Carpi mi lascia intuire che esistono allevamenti di tali animali anche al nord..
la nostra Italia non è molto unita, non lo è mai stata, e questi stendardi, simboli celtici, non fanno che accentuare una frammentazione che ha avuto inizio nel V secolo d.C.

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