lunedì 20 settembre 2010

Il quartier generale racconta/38


Spettacolare articolo, a firma Paolo Del Debbio, pubblicato ieri dal Giornale. Già dal titolo si intuisce qualcosa, ma è niente confronto al contenuto. In sostanza il succo è: come si può accusare Berlusconi di fare operazioni di calciomercato, riferito al tentativo di assicurare la fiducia al governo il 28 settembre, quando lo fa anche Obama?


Avete capito, no? Siccome anche Obama è andato a cercarsi qualche senatore tra i repubblicani per riuscire a fare le sue riforme, che male c'è se lo fa anche Berlusconi? Beh, certo, in linea teorica il ragionamento non fa una grinza. La differenza sostanziale è che tra le riforme portate a casa da Obama c'è quella sanitaria, che garantisce le cure gratuite a una trentina di milioni di americani. Una riforma che negli Stati Uniti stanno provando a fare da 60 anni e che Obama per primo è riuscito a portare a casa.

Diversa cosa sono le "riforme" come le intende Berlusconi, tipo ad esempio il processo breve o il lodo Alfano costituzionale per garantirsi l'impunità dai processi in corso. C'è anche da aggiungere, poi, che non mi risulta che Obama abbia tentato di intortare i senatori repubblicani con la promessa di rielezioni sicure o pagamenti di mutui. Voi notate una leggerissima differenza tra le riforme come le intende Obama e come le intende Berlusconi (e relativi "metodi"), o no? Evidentemente Paolo Del Debbio no.

I lettori del Giornale, poi, pura utopia.

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