lunedì 6 settembre 2010

C'è voluto un pochino, eh...


Ho seguito con attenzione, ieri pomeriggio, tutto il discorso di Fini. Se qualcuno pensa, dopo che praticamente ha smontato il berlusconismo pezzo per pezzo, che le elezioni si siano allontanate, beh, ho paura che abbia sbagliato i suoi conti.

Rimane da capire, dopo una presa di coscienza così plateale e netta, dove sia stato Fini in tutti questi anni. Vabbè, è giovane, si farà...

"Non c'è stata nessuna fuoriuscita. C'è stata di fatto la mia estromissione dal partito che avevo contribuito a fondare, con un atto illiberale, autoritario, che non ha nulla a che spartire con il pluralismo che è una delle condizioni affinchè un partito sia considerato un partito liberale di massa"

"Da ex ministro degli Esteri conosco bene la realpolitik e le ragioni di buon vicinato. Ma tutto ciò non può portare a una sorta di genuflessione da parte di chi non può in alcun modo ergersi a maestro o punto di riferimento"
[riferimento a Gheddafi, ndr]

"Bisogna dire chiaramente che la magistratura è un caposaldo della democrazia italiana"

"Il Parlamento non può essere una sorta di dependance del governo"

"I telegiornali, salvo nobili eccezioni, sembrano fotocopie dei fogli d'ordine del Pdl"

"Il popolo della Libertà non c'è più. E non potrà accadere che Futuro e libertà possa rientrare in ciò che non c'e piu'. O si ricostruisce, o il Pdl appartiene a una bella pagina che non si è concretizzata. Ora c'è il partito del predellino, un'estensione di Forza Italia"

"Andremo avanti senza farci intimidire da quello che è stato il metodo 'Boffo' messo in campo da alcuni giornali che dovrebbero essere il biglietto da visita del partito dell'amore"

"Solo chi non conosce la storia, oltrechè la geografia, può pensare che la Padania possa esistere davvero..."

"La riforma della giustizia va fatta per garantire tutti gli onesti. Si deve lavorare per un processo breve, ma non è accettabile che poi si chieda la retroattività delle misure"
[riferimento alla famigerata norma transitoria del processo breve, ndr]

"la sovranità popolare significa che le elettrici e gli elettori devono avere il diritto di scegliere i loro parlamentari" [...] "è semplicemente vergognoso, e faccio mea culpa, che ci sia la lista 'prendere o lasciare'"

4 commenti:

adal1274 ha detto...

io mi permetto di dissentire totalmente da Fini quando dice che non esiste la padana.
Io sono un cittadino padano della regione cispadana celtica emiliana e come tale sono fiero di essere antiitaliano e contrario alla vostra costituzione.
sono un amante del common low, il diritto anglosassone che rappresenta in pieno le nostre radici celtiche anglosassoni.
e sono convinto che in caso di elezioni la lega vincerà di nuovo e finalmente avremo la dogana che separerà definitivamente l'italia dalla nazione padana.

ho visto che anche te se un padano celtico del dipartimento di Romagna spero che onorerai la nostra costituzione e le nostre radici e che educhi i tuoi figli al rispetto per l'eridano e per la nordicità della stirpe ariano-anglosassone di cui siamo i degni rappresentanti

Andrea Sacchini ha detto...

Possibile che tutti i suonati capitino qui?

lucy ha detto...

ahahah

ho studiato storia e geografia all'università, ero iscritta al dipartimento storico-geografico di Roma "La Sapienza" in cui collaboravo per ricerche varie e traduzioni.

tu scrivi:

"cittadino padano della regione cispadana celtica emiliana"

per definirsi cittadino di una determinata regione occorre essere censiti e appartenere ad una regione con lo status dello Stato di appartenenza.
Da un punto di vista anagrafico tu sei cittadino italiano con residenza in Romagna, o in Lombardia o a Roccasecca o dove ti pare.
Puoi essere cittadino romagnolo e quindi italiano.
Da un punto di vista geografico scrivi bestialità e saresti defenestrato. La Padania non esiste. Non vi è traccia di una simile regione neanche storicamente. Anche impegnandosi assiduamente non ne troverei traccia neanche nel medioevo.
Al più si può parlare di Valle del Po'.
NOn parliamo poi di veneto o friuli che culturalmente non sono neanche regioni "celtiche". non lo sono mai state.

il common low riguarda esclusivamente il diritto anglosassone applicato nei Paesi anglosassoni e in alcune ex colonie.
E' una forma di diritto nata in Gran Bretagna. Mai esistita una cosa simile in Europa, se non forse la legge salica di alcune tribù barbare, ma è cosa ben diversa e, forse, limitatamente alle regioni controllate dagli inglesi durante la guerra dei 100 anni, ma anche in questo caso non vi sono applicazioni del common low visto che si era in regime di guerra e vigevano statuti militari.
mah

non esiste neanche un dipartimento di Romagna (non siamo in Francia) né una regione celtico Emiliana.
guarda che Emilia e Romagna non sono la stessa regione ma due aree diverse dell'Italia settentrionale.

mi fermo qui. quello che scrivi va a braccetto con queste altre stupidagini che troverai qui:

http://lombardus.wordpress.com/

occhio che questo signore si è beccato già diverse querele.
____

nb: Andrea ma sti elementi perchè non li censuri?

Andrea Sacchini ha detto...

Andrea ma sti elementi perchè non li censuri?

In genere la mia sopportazione verso chi ha qualche rotella fuori posto arriva a 3, massimo 4 commenti, poi li blocco.

Con questo probabilmente mi stancherò prima.

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