martedì 31 agosto 2010

Dell'Utri contestato. Va bene?



Ho appena dato un'occhiata a come i vari tiggì hanno trattato la notizia della contestazione di ieri a Marcello Dell'Utri, contestazione che ha mandato all'aria l'incontro pubblico, a Como, in cui il senatore del Pdl avrebbe dovuto presentare i discussi diari di Mussolini (diari patacca, secondo molti).

In sostanza i giudizi si sono divisi. Da una parte chi ha sottolineato la gravità insita nel negare il diritto di parola a una persona (fosse pure Dell'Utri), dall'altra chi ha ritenuto giusto contestare un personaggio politico che continua tranquillamente a starsene in Parlamento nonostante una condanna in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

Io, molto brevemente, penso che la maggior quota di ragione ce l'abbiano i manifestanti. E' vero, negare il diritto di parola è grave, ma contestare non è un reato. E penso che certe forme di protesta rappresentino una sorta di presa di coscienza della società di civile. I primi timidi segnali di un risveglio da quell'anestesia dei cervelli e delle coscienze che il ventennio televisivo berlusconiano ha prodotto.

5 commenti:

lucy ha detto...

secondo me è una cosa oltraggiosa impedire ad un parlamentare (con processo in corso e non è detto sia colpevole) impedirgli di parlare.
secondo me.. sempre secondo me dovresti sciacquarti la bocca prima di ricominciare con le solite nenie comuniste contro chi rappresenta il popolo italiano e viene insultato per non aver commesso il fatto.

non so se tornerò a scrivere e leggere nel tuo blog.

è uno schifo!

Andrea Sacchini ha detto...

Cercherò di sopravvivere a un dolore così grande. E non so se ci riuscirò.

andynaz ha detto...

negare il diritto di parola a una persona

che poi non è neanche successo veramente, dato che il suo più chiaro amico ha a disposizione 6 reti televisive nazionali e almeno un paio di quotidiani... infatti ieri sera se non sbaglio parlava tutto tranquillo al TG1 :-)

storico sgrz ha detto...

il diritto di contestare è una cosa. a Dell'Utri invece è stato impedito materialmente di parlare: questo è incivile e incostituzionale.

href='http://socialeanimale.blogspot.com/2010/08/laggressione-bolscevico-fascista.html'>L'aggressione bolscevico-fascista a Dell'Utri offende la Costituzione

Andrea Sacchini ha detto...

questo è incivile e incostituzionale

Davvero? Invece, secondo te, un senatore con alle spalle una condanna in appello per fatti mafiosi (senza contare una condanna definitiva per frode fiscale) che dichiara senza minimamente vergognarsi che a lui della politica non frega niente, e che fa il senatore solo per non andare in galera è una cosa civile?

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