domenica 18 luglio 2010

I veri motivi per cui Napolitano dovrebbe indignarsi

Napolitano ha espresso la sua indignazione per i fatti di vandalismo - il danneggiamento delle statue che ricordavano Falcone e Borsellino - accaduti ieri a Palermo. Indignazione sacrosanta, per carità.

Attendiamo adesso con ansia che il capo dello Stato esprima la medesima indignazione anche per Marcello Dell'Utri, attualmente senatore del Pdl, recentemente condannato in appello a 7 anni per associazione mafiosa. Attendiamo eguale indignazione per Nicola Cosentino, ex sottosegretario Pdl all'economia, sul quale pende una richiesta d'arresto per concorso esterno in associazione camorristica da parte della procura di Napoli.

E infine, anche se ormai la sua vicenda è di qualche tempo fa, un piccolo moto d'indignazione non guasterebbe per l'ex senatore Pdl Di Girolamo, dopo che sono stati provati dalle intercettazioni i suoi rapporti con la 'ndrangheta. Se Napolitano cerca motivi per indignarsi non c'è bisogno che si aggrappi a misteriosi atti vandalici, è sufficiente che dia un'occhiata a chi c'è in Parlamento a rappresentarci.

Lo so - direte voi -, si ripetono sempre le stesse cose; ma il rischio di assuefazione e di abitudine è grande. E io non mi voglio abituare all'idea di essere rappresentato da questa gente qua.

2 commenti:

Simona Tudisco ha detto...

Napolitano dovrebbe indignarsi anche per le condizioni generali della città. Palermo è allo stremo e nessuno sembra rendersene conto. E' emergenza sociale, emergenza rifiuti, emergenza occupazionale. E' emergenza su tutti i fronti ma nessuno fa nulla per cambiare le cose. Forse conviene a tutti che le cose vadano così...

Andrea Sacchini ha detto...

Palermo è allo stremo e nessuno sembra rendersene conto

Lo so. E la cosa, per certi versi, è anche comprensibile visto il livello medio dell'informazione che abbiamo in Italia.

Ti risulta che qualche telegiornale si sia occupato di Palermo per fatti che non siano la bufala della famosa pantera?

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