martedì 30 marzo 2010

Addio alla Resistenza

Non mi sto riferendo agli ultimi brandelli di resistenza che, scomparendo, hanno consentito allo strapotere mediatico di Berlusconi & c. di vincere sulla ragione. Mi sto riferendo a quanto riportato questa mattina da ItaliaOggi, e cioè l'intenzione della Gelmini di togliere lo studio della Resistenza dai testi di storia scolastici. Scrive il quotidiano: "Semplicemente non c'è. Nei nuovi programmi di storia che si studieranno dal prossimo anno nei licei non si parla di Resistenza. Così come antifascismo e Liberazione non sono neanche citati. Il buco è al quinto anno, dedicato allo studio dell'epoca contemporanea, dall'analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai nostri giorni".

Il motivo ufficiale di tale decisione sarebbe da ricercare nel fatto che troppo spesso non si riesce neppure a fare la seconda guerra mondiale. Insomma, bisogna sfoltire, eliminare gli argomenti di troppo. E da dove si comincia? Ma naturalmente dalla Resistenza e dall'antifascismo, così le nuove generazioni di studenti non sapranno mai delle formazioni partigiane che si battevano contro l'invasione della Germania nazista e contro i repubblichini. L'antifascismo è ufficialmente abolito. Così, giusto per indirizzare bene fin da subito le nuove generazioni di studenti e prepararli adeguatamente all'ingresso in società.

6 commenti:

  1. però sapranno tutto sui sette re di Roma e sulle guerre puniche :-)

    RispondiElimina
  2. Speriamo non eliminino anche la breccia di Porta Pia. :-)

    RispondiElimina
  3. ti riferisci a questo?

    http://precariosan.blogspot.com/2010/03/la-gelmini-cancella-la-resistenza-dai.html

    l'ho letto stamattina. Non ho vomitato solo perché ormai sono assuefatto.

    RispondiElimina
  4. Non so se la cosa sia casuale, ma guardate un po' cosa diceva Dell'Utri nel 2008.

    RispondiElimina
  5. Combattevamo Mussolini come corruttore, prima che come come tiranno; il fascismo come tutela paterna prima che come dittatura; non insistevamo sui lamenti per mancanza della libertà e per la violenza, ma rivolgemmo la nostra polemica contro gli italiani che non resistevano, che si lasciavano addomesticare.

    vorrei sottolineare le ultime tre righe di questo pensiero

    si tratta di un estratto del diario di Piero Gobetti.

    non avrà mica ragione lui sugli italiani??

    RispondiElimina
  6. aspetta questa è meglio..

    "l'Italia deve farsi repubblica ma non affidi le sue sorti a dei dottori che con le loro ciance la condurranno in rovina"

    G. Garibaldi

    altri tempi, altri uomini, altra politica

    RispondiElimina

Perché noi maschi non possiamo parlare di aborto?

Nella discussione sui social e fuori che va avanti da giorni sull'aborto, discussione che ha preso il via dopo la proposta di FdI di ins...