martedì 16 febbraio 2010

Un blog su wordpress.com? Mah...

Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Confesso di non avere approfondito più di tanto la vicenda. Mi limito quindi a riportare quanto ho trovato in rete. Riassumendo molto brutalmente, pare che la piattaforma di blogging wordpress.com abbia censurato un post in cui @sybelle aveva criticato la campagna pubblicitaria di una casa di moda emiliana. Ecco quanto scrive la blogger su ff:

il 5 Aprile ho pubblicato un post in cui analizzavo una campagna stampa di John Ashfield, brand d'abbigliamento italiano ma dal sapore inglese, dopo averla vista per mesi pubblicata su una rivista. Nei commenti intervengono ex dipendenti e attuali presunti manager di John Ashfield che iniziano a dibattere, nonchè altri possibili clienti che chiedono ulteriori informazioni. Venerdì sera un amico mi avverte che il blog è inaccessibile: scrivo a Wordpress e mi viene chiesto (in inglese) di rimuovere dal post tutto ciò che non posso certificare come vero. Nel mio post sono contenenti opinioni sulla campagna stampa (che ritengo sia carente da certi punti di vista), ma ripeto: opinioni. Credo che il post sia stato segnalato (non so bene da chi, ma un'idea ovviamente ce l'ho) ma che non sia stato letto da qualcuno che conosce l'italiano.

Naturalmente il post incriminato è ancora presente nella cache di Google (ma i censori non ci pensano mai?), e non mi sembra contenga niente che giustifichi una rimozione.

Insomma, adesso come adesso, se dovessi cambiare piattaforma di blogging o attivarne una nuova seguirei i consigli di mante.


Aggiornamento 19/02/2010.

La vicenda ha avuto degli sviluppi. Il titolare dell'azienda, infatti, non appena tornato da un viaggio di lavoro è venuto a conoscenza di quanto successo e ha scritto una lettera a Sybelle. In un estratto vi si legge:

Ho deciso di scriverLe perché sono rientrato ieri sera da un viaggio d’affari all’estero e appena informato dai miei collaboratori sull’accaduto di questi giorni, sono rimasto sinceramente sconvolto da tutto quello che era successo in Internet, in seguito alla richiesta da noi inviata a WordPress per la rimozione dei commenti di quelle persone di cui non conosciamo l’identità e che, non qualificandosi e in modo anonimo, sul suo blog volevano chiaramente non portare una critica costruttiva, ma solo danneggiare intenzionalmente la mia azienda.

In sostanza, quindi, almeno da quanto si è capito, l'azienda ha contattato wordpress.com per far rimuovere non il post di Sybelle, ma alcuni commenti anonimi ritenuti diffamatori nei confronti dell'azienda. Per quel che mi riguarda, trovo apprezzabile il fatto che il titolare abbia deciso di chiarirsi con la blogger, ma non capisco perché non l'abbia fatto prima chiedendo direttamente a lei di rimuovere i commenti anonimi in questione. Non si sarebbe evitato tutto questo spiacevole episodio?

I dettagli e la lettera integrale li trovate nel blog di Gilioli.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

niente di nuovo. sono stato censurato diverse volte nel blog di grillo e di travaglio per aver espresso delle opinioni. sono stato anche censurato nel blog di paolo attivissimo per aver scritto che Mike bongiorno è il re della mediocrità!
opinione personale che ho chiaramente espresso come tale.
è curioso che nel 2010 nel regno della partecipazione e della democrazia, le idee contrarie al "sentire comune" facciano questa fine.

si vede che la democrazia si sta arrugginendo pure in internet.

Andrea Sacchini ha detto...

Forse però sono necessari un paio distinguo. Nei blog di Travaglio e Grillo non lo so, ma in quello di Attivissimo sei stato censurato direttamente dall'amministratore del blog, cioè Paolo, dopo parecchi commenti lasciati, e ti è stato spiegato benissimo il motivo - mi ricordo bene perché quel post l'ho letto anch'io.

Poi, sulle motivazioni che Paolo ha addotto per non pubblicarti i commenti si può discutere, ma non sei stato censurato tout court e senza avviso. Il caso in questione, invece, è ben diverso. Alla ragazza non è stato censurato un commento in un blog qualsiasi, ma è stato cancellato arbitrariamente un intero articolo scritto da lei sul suo blog. Un po' come se Google cancellasse di punto in bianco uno dei miei articoli in questo blog. Oltretutto a sybelle non è stato dato neppure uno straccio di preavviso - qualche fumosa e incompleta spiegazione è arrivata solo dopo i suoi ripetuti solleciti.

Anche io, ultimamente, ho messo i commenti sotto moderazione e ne ho cancellati parecchi di un fastidioso troll che mi ha preso di mira. Attenzione non sto dicendo che anche tu lo sia, intendiamoci, ma ti assicuro che avere a che fare con questa gente è piuttosto fastidioso.

Anonimo ha detto...

ho qualche problemino con google. ti risposto la mia risposta..

nel sito di paolo ho espresso una mia opinione su Mike e sono stato criticato aspramente. quindi sono entrato in polemica con diversi iscritti e ho sfiorato il limite del troling, me ne rendo conto. Tuttavia nel mio primo messaggio, per il quale sono stato attaccato, esprimevo un'opinione che trovava d'accordo solo una persona.
mi sono arrivati anche degli insulti più o meno velati e mi è stato chiesto di dimostrare le gaffes di bongiorno. ho postato dei link che sono stati cancellati dopo 5 minuti da Paolo stesso il quale non li ha neanche guardati evidentemente (erano una trentina di filmati di 5 minuti l'uno!).
in uno Antonella Elia viene spintonata e insultata per aver osato rovinare uno spot pubblicitario, nell'altro staffelli viene aggredito a malo modo da mike il quale ordina ad un signore dello studio di picchiarlo!
e qualcuno ha definito nel blog di paolo mike un grande artista e un genio.
insomma..
per il resto ci sono dozzine di filmati che testimoniano le sue battute sessiste e in parte anche razziste, la mancanza di rispetto verso alcuni concorrenti ecc ecc.
certo c'è di peggio nel panorama televisivo italiano ma questo non fa di Mike Gesù Cristo o un grande artista!

Andrea Sacchini ha detto...

Adal, non voglio polemizzare su Mike Bongiorno, non mi interessa. Ho trovato il post di cui parli (è qui): io non so quanti commenti tuoi abbia cancellato Paolo, ma se scorri la pagina ne trovi moltissimi ancora online. E ce ne sono almeno un paio tuoi coi link ai famosi "strafalcioni" di Mike. Controlla pure se ti va, sono ancora online: uno è qui, e un altro è qui.

Da quello che ho capito, che poi è quello che ha spiegato lo stesso Paolo nei primi commenti, non ti veniva contestata la tua opinione, almeno inizialmente, ma solo il modo in cui l'hai fatto. In effetti apostrofare come "ignorante come una capra" uno che è appena morto non è che sia il massimo del rispetto, ti pare?

Anonimo ha detto...

ma "ignorante" è una persona che ignora non è un insulto. Persino Bongiorno lo diceva di se stesso e se ne vantava pure.
Anche osannare e idolatrare un uomo perché è morto dimenticandosi i suoi numerosi limiti, e farlo solo perché era un personaggio televisivo non è il proprio il massimo del rispetto (della decenza).
comunque non ho intenzione di continuare la polemica. Per quanto mi riguarda è terminata 5 mesi fa.

Andrea Sacchini ha detto...

>comunque non ho intenzione di continuare la polemica.

Neppure io.

Romina ha detto...

Ho letto il post della blogger e secondo me non c'è nulla che giustifichi una rimozione. Anzi.

Io frequento assiduamente il blog di una docente dell'università di Bologna che si occupa di comunicazione, e anche lei analizza le campagne pubblicitarie che vuole, liberamente, e mettendo in luce quello che, dal suo punto di vista di studiosa, non funziona, e i messaggi negativi che mandano al pubblico. Per cui...

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, come ho già detto, anche secondo me il post di sybelle non conteneva niente che ne giustificasse la rimozione da parte degli amministratori della piattaforma. E' probabile, come del resto ipotizza pure lei, che il post sia stato "segnalato" da appartenenti alla suddetta ditta, magari per vie legali. Se così fosse, però, sia gli amministratori della piattaforma, sia i presunti "danneggiati" dal post di Sybelle non hanno certo brillato per correttezza.

Quelli di wordpress.com per la loro sostanziale latitanza all'atto di dare spiegazioni, e gli altri per la decisione di rivolgersi direttamente ai gestori della piattaforma bypassando la blogger. Se io, ipotesi, leggo un articolo su un altro blog o su un sito che ritengo lesivo della mia reputazione non vado di corsa dall'avvocato a chiedergli di far oscurare quella pagina web. Prima cerco di contattare l'autore dell'articolo - nel caso di Sybelle non era certo difficile - e poi chiedo chiarimenti, spiegazioni, magari chiedo che vengano pubblicate delle rettifiche. Insomma, io avrei agito diversamente.

andynaz ha detto...

ma lo sai che non c'avevo mai pensato prima, ma non avevo una pagina con i miei contatti sul blog?!?! ora l'ho messa, speriamo che (non) serve :-D

Andrea Sacchini ha detto...

No, dai, si tratta di casi isolati... speriamo. :-)

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