domenica 21 febbraio 2010

I beni materiali sono tentazioni del diavolo

Che detto da uno che è a capo di una istituzione religiosa che porta a casa ogni anno un miliardo di euro col l'8 x 1000 (dati 2008); che è proprietaria di 1/4 del patrimonio immobiliare di tutta Roma e che ha una banca, lo Ior, che gestisce qualcosa come 6 miliardi di euro, parte dei quali di dubbia provenienza, è tutto dire.

Mi faccio spesso una domanda: ma al papa non viene mai il dubbio che qualcuno si possa accorgere della presenza di un leggero velo di ipocrisia in alcune delle cose che dice?

6 commenti:

Sbronzo di Riace ha detto...

ma quale dubbio? il dubbio non gli viene perchè conosce i suoi polli, ops pecorelle

quelle che invece non sono sue pecorelle ormai sono perse e non gli frega niente se si accorgono dell'ipocrisia tanto può sempre limitare i danni facendosi aiutare dalle pecorelle servizievoli di destra e sinistra

Andrea Sacchini ha detto...

Mmh... non male come analisi.

Andrea ha detto...

Come disse un Papa: ho visto il fumo di Satana infiltrarsi nella Chiesa, sia nelle abitudini, che negli usi e costumi non si intravede più l'immagine del servo di Dio, che dovrebbe rappresentarlo in terra per preparare la via della salvezza. Le lacrime di sangue che ogni tanto compaiono sui volti di certe immagini religiose, stanno a rappresentare il dolore di nostro Signore verso la perdizione in cui sono caduti coloro che dovrebbero dare l'esempio di santità.

Anonimo ha detto...

i preti sono maestri dell'ipocrisia, sempre pronti ad appiccicarsi ai politici come le mosche alla m..., predicano dal loro pulpito e poi maneggiano miliardi..
mi fanno piuttosto schifo, se non si era capito.

Andrea Sacchini ha detto...

Le lacrime di sangue che ogni tanto compaiono sui volti di certe immagini religiose, stanno a rappresentare il dolore di nostro Signore verso la perdizione in cui sono caduti coloro che dovrebbero dare l'esempio di santità.

A mio avviso "Le lacrime di sangue che ogni tanto compaiono sui volti di certe immagini religiose" stanno a rappresentare qualcos'altro. Ma si tratta ovviamente di punti di vista. Ciao Andrea. :-)


i preti sono maestri dell'ipocrisia

Beh, un momento, io non generalizzerei. Nel mio post io mi sono limitato a criticare le parole del papa, espressione massima del pensiero unico tipico degli alti vertici ecclesiastici. Per i semplici preti, invece, cioè quella parte della chiesa che rappresenta la "base", una distinzione mi pare necessaria. Ci sono, tra gli altri, preti e parrocchie che sul territorio, specialmente in certe realtà difficili, si danno da fare conro l'emarginazione, la miseria, la mafia o la camorra - penso ad esempio a quelle parrocchie di frontiera in Campania o in Sicilia che rappresentano l'unica alternativa per i giovani alla criminalità. Qualcuno di questi preti, ogni tanto, ci lascia pure le penne.

Davanti a questi casi tanto di cappello.

Anonimo ha detto...

si si ho generalizzato troppo. mi correggo: le alte gerarchie e alcuni preti sono maestri di ipocrisia. Ci metterei anche taluni gesuiti.

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