martedì 16 febbraio 2010

Cucinare il gatto nel brodo dell'ipocrisia



Prima di dire quello che devo dire sono necessarie due premesse. La prima è che a me Bigazzi sta antipatico; non per un motivo particolare, intendiamoci, ma avete presente quella forma di antipatia verso le persone che nasce quasi innata, che non ha una spiegazione razionale? Ecco, di quell'antipatia lì sto parlando. Saranno i suoi modi di fare, le sue battute che spesso e volentieri scadono nel pecoreccio, non lo so. La seconda premessa è che io soffro, come molti dei miei lettori più affezionati sanno, di una grave forma di gattofilia e sono amante degli animali in genere. Eppure non sono vegetariano, anzi, la carne mi piace eccome. E' una contraddizione amare gli animali pur non essendo vegetariano? Probabilmente per molti sì; per me no.

Fatte queste due premesse veniamo al fatto. Il suddetto Beppe Bigazzi è stato sospeso dalla trasmissione quotidiana "La prova del cuoco" per aver detto quello che avete sentito nel filmato qui sopra: la carne di gatto è buona e negli anni '30 e '40 il gatto in umido era una ricetta prelibata dalle sue parti. Dove sarebbe lo scandalo? E' un motivo sufficiente per censurarlo da una trasmissione televisiva? Scrive Repubblica che le associazioni animaliste avrebbero contestato il fatto che "i gatti come tutti gli altri animali d'affezione, sono tutelati dalla legge 281 del 1991 che nell'articolo 1 comma 1 recita: 'Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente'".

Mi sembra un'ottima legge. D'altra parte nessuna persona sana di mente sarebbe favorevole ai maltrattamenti sugli "animali d'affezione". Allo stesso tempo però mi pare una legge un tantino ipocrita. Perché il gatto sì e il coniglio no? Perché il gatto non lo posso cucinare e il coniglio sì? Non mi posso affezionare anche a un coniglio? Oltre a questo sarebbe interessante capire cosa c'entra il giornalista con questa legge. Mica ha detto: se volete fare il gatto in umido fate così, così e così; mica ha spiegato la ricetta. Ha solamente detto che ai suoi tempi era un piatto prelibato. E l'ha detto oltretutto in una trasmissione in cui tutti i giorni si spiega e si fa vedere come cucinare e "lavorare" mucche, vitelli, uccelli, maiali, pecore, conigli, lepri, ecc., tutti animali che non hanno la fortuna di rientrare nella categoria che la legge protegge dai maltrattamenti.

Sarà un'impressione, ma mi pare che ultimamente in Rai - vedi ad esempio il caso Morgan - stia prendendo piede una poco simpatica, ma molto ipocrita, tendenza a censurare qualsiasi cosa non corrisponda al cosiddetto politically correct.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Hi Andrea and other readers. I totally agree with your comments regarding hipocrasy in a law that only protects some animals. I also feel that Beppe Bigazzi was only recounting a historical fact and it is ridiculous that he should be punished for this. This is political correctness gone mad. This type of censorship takes away an individuals right to speak freely .

la-moka.com ha detto...

Concordo con quello che dici. Oltretutto il gatto è un animale che in periodo di guerra è stato spesso mangiato in tutta Italia. A Lecce, per esempio, questa "diceria" è ancora molto diffusa, favorendo l'idea che il gatto si cucini ancora. Vero o non vero, sospendere il (già citato per antipatia) Bigazzi è una decisione esagerata.
Per la questione Morgan non mi inoltro in ragionamenti morali. Per quanto, probabilmente tra coloro che hanno sollevato il caso, ci potrebbe essere qualcuno che ha le stesse sue abitudini.

79daisy per la-moka.com

andynaz ha detto...

per simpatia e solidarietà mi verrebbe quasi voglia di andare a cercare la ricetta :-P

Maurizio ha detto...

Se hanno sospeso Bigazzi per un gatto, bisognerebbe sospendere i nostri politici per azzannamento di maroni,tutti i giorni!

Morgan? Chi è Morgan?

Ciao
Maurizio

Andrea Sacchini ha detto...

anonimo,

This type of censorship takes away an individuals right to speak freely

Do not worry: here in Italy we are now accustomed. :-(


la-moka.com,

Oltretutto il gatto è un animale che in periodo di guerra è stato spesso mangiato in tutta Italia.

Confermo. E' sufficiente chiedere a chi ha ancora i nonni.


andynaz,

mi verrebbe quasi voglia di andare a cercare la ricetta

Basta che poi non la pubblichi sul tuo blog: sarebbe istigazione al maltrattamento di animali.


Maurizio,

bisognerebbe sospendere i nostri politici per azzannamento di maroni

Sì, e anche per qualcos'altro...

andynaz ha detto...

Basta che poi non la pubblichi sul tuo blog: sarebbe istigazione al maltrattamento di animali.

oddio, ora che me l'hai detto mi verrebbe ancor di più la voglia :-) ma in effetti per come stiamo messi in italia potrebbe anche essere... e se la pubblico come ricetta per coniglio?? :-P

Andrea Sacchini ha detto...

Ah beh, allora va bene. ;)

Anonimo ha detto...

A Terni c'è uno che mangia i gatti, non so come li cucina. Lo chiamano "strippagattti".

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