giovedì 10 dicembre 2009

Pena esemplare o pena certa?

Ha raggiunto, al momento in cui scrivo, circa 8.000 adesioni il gruppo su Facebook chiamato Pena esemplare per le due maestre di Pistoia! Nelle note informative scritte dai promotori, tra le altre cose si legge:

Fà un male davvero insopportabile a noi che leggiamo: come non si può comprendere il dolore e la rabbia di questi genitori che ora chiedono giustizia? come non unirsi a loro nel sentirsi arrabbiati, schifati e forse anche colpevoli per non aver protetto prima i propri bambini?

Il gruppo è nato all'indomani dei fatti accaduti a Pistoia, dove un paio di maestre di un asilo avrebbero sottoposto a maltrattamenti piuttosto gravi alcuni bimbi. Le due sono attualmente in carcere, in isolamento perché si teme per la loro incolumità. Scorrendo le pagine su Facebook, però, si leggono molti messaggi che a me personalmente hanno inquietato almeno quanto l'episodio stesso accaduto nell'asilo. Si leggono ad esempio cose come pena di morte, sedia elettrica, istigazione alla tortura, e solo per citare alcuni di quelli più "tranquilli" - gli altri se volete li potete leggere da voi -.

La mia riflessione è breve e molto semplice, e so già che sarà un po' "controcorrente". Io non voglio una pena esemplare, come recita il titolo della pagina, ma voglio piuttosto una pena certa. Cosa significa "pena esemplare"? Sembra quasi che il giudice debba infliggere alle due maestre una punizione superiore a quella che giustamente spetta a loro a scopo "educativo", per far capire a chi fa queste cose che queste cose non si fanno. Insomma, a me la punizione esemplare sembra più il frutto di un ragionamento fatto con la pancia piuttosto che col buon senso. Così come molti dei messaggi che citavo prima. Preferirei quindi una pena commisurata alla gravità di quanto combinato dalle due e certa, che sia cioè scontata nella sua interezza, piuttosto che una pena "esemplare" per calmare le pance e gli istinti lì per lì e poi "addolcita" da indulti e buone condotte quando il polverone si sarà abbassato e nessuno penserà più alla vicenda.

Sgombro subito il campo da equivoci. Io sono padre, e anche io ho due figlie che a suo tempo hanno frequentato l'asilo - adesso sono grandi -, e posso benissimo immaginare cosa provano i genitori che sono incappati in questo incubo (ai quali va tutta la mia solidarietà, per quello che può servire); ma siamo sicuri che la pena di morte o la tortura auspicata da molti utenti sarebbe la soluzione giusta a problemi come questo?

10 commenti:

Maurizio Antonelli ha detto...

Beh, bisognerebbe analizzare per benino cosa succede nei paesi dove queste pene esemplari ci sono, ad esempio gli USA (anche se ho sentito dire che ne vengono applicate pochissime rispetto a quelle ufficializzate da condanne).

Non penso, comunque, che i risultati sarebbero positivi a livello di repressione.


Comunque sono d'accordissimo con te. Intanto pensassero a dare la certezza della pena.

Anonimo ha detto...

sono totalmente d'accordo con te. Io sono molto diffidente sugli umori del popolino. Umori che se venissero messi in pratica ci riporterebbero ai tempi dell'inquisizione.
per il reato di molestie esiste già una pena e un risarcimento in sede civile. Non si tratta di stupro, né di omicidio, né di altro e quindi tutto è commisurato alla gravità del reato.
non si può chiedere l'ergastolo e neanche 10 anni di galera!
si tratta di applicare una legge equa e giusta.
la tortura, la pena di morte e altre aberrazioni lasciamole al medioevo.
Invece sarebbe il caso di fare un'analisi psichiatrica e sociologica a quanti chiedono queste pene "esemplari".
Ho letto di gente che consigliava torture talmente perverse da far concorrenza a quelle di molti serial killer, e altre persone il cui livore era quasi superiore a quello di Hannibal del silenzio degli innocenti.
ecco: queste persone mi inquietano molto. se fossero capaci di mettere in pratica il frutto delle loro fantasie perverse, sarebbe veramente grave.
secondo me sono dei potenziali assassini.
Occorre anche considerare che in questi pensieri prevale la logica del branco. Uno chiede la condanna esemplare, la tortura, la mutilazione, lo squartamento e gli altri si accodano assetati di sangue e di morte.
di giustizia in questi messaggi farneticanti non c'è traccia.
si rileva solo un potenziale grave stato patologico di massa.

Andrea Sacchini ha detto...

>Beh, bisognerebbe analizzare per benino cosa succede nei paesi dove queste pene esemplari ci sono

Non ho trovato granché, ma il punto 1 di questo documento mi pare abbastanza eloquente.

Adal, sono sostanzialmente d'accordo con te. Con molta fatica però. Ho visto in circolazione su internet il video coi maltrattamenti e ti garantisco che non è facile reprimere la tentazione di farsi giustizia da sé. Insomma, davanti a certe cose è molto difficile cercare di restare razionali.

Maurizio Antonelli ha detto...

Andrea, quello che dici è più che comprensibile.
E', comunque, proprio questo il motivo per cui la giustizia deve essere gestita ed amministrata da persone che hanno seguito un determinato iter di studi, di una certa cultura storica ed umanistica e soprattutto che sono al di sopra delle parti e (possibilmente) non coinvolti emotivamente. E non dal popolo stesso, che rischia (in buona fede) solo di trasformare quello che vuole essere un atto di giustizia in un'istintiva barbaria.

La cosa migliore è che la giustizia rimanga lucida anche per gli avvenimenti maggiormente indignanti.

So che posso sembrare un po' troppo perbenista, ma l'idea mia di democrazia, di progresso e di nuovo millennio comprende anche queste idee ;).

Romina ha detto...

Concordo. Occorre la certezza della pena, che in Italia invece manca.

Anonimo ha detto...

anche io Andrea ho visto il video. si vede (male) una donna che sculaccia un bambino, poi si vede credo la stessa donna che gesticola e molla una sberla, mi pare allo stesso bambino.
Praticamente ha fatto quello che mio padre - e non credo fosse l'unico - faceva a me se mentre mangiavo non guardavo dritto davanti a me con i gomiti rigorosamente fuori dal tavolo!

non è un po' pochino per chiedere la pena di morte?

non ha ucciso nessuno. è un reato grave ma è maltrattamento su minore. non è stupro, non è tentato omicidio, non è tortura.

si chiama maltrattamento su minore.

Andrea Sacchini ha detto...

Adal, non c'è giustificazione alcuna per quello che hanno fatto quelle due. Anche perché il video racconta solo una parte dei maltrattamenti di cui sono accusate.

Ora, siamo tutti d'accordo sul fatto che è sbagliatissimo ragionare con la pancia (vedi i vari messaggi su fb), ma cerchiamo di non minimizzare troppo quello che è successo.

Anonimo ha detto...

qui non ci siamo capiti per niente.
io non sto minimizzando la pena ma cercando di rapportare la pena al crimine commesso. Il crimine commesso è sculacciare dei bambini, molestarli e fargli mangiare del vomito. Il reato è molestie su minore e sarà il giudice a dover verificare attenuanti, se ce ne sono, e aggravanti.
Chiedere a gran voce e pubblicamente la pena di morte, la tortura, il linciaggio, lo squartamento ecc ecc è più aberrante del crimine commesso.
la giustizia viene esercitata in maniera adeguata e non umorale.
Se mio figlio venisse picchiato da una maestra chiederei giustizia ma non potrei chiedere la pena di morte o la tortura per quella maestra senza chiedermi se il malato sono io o lei.

esistono già le pene ad ogni reato non vedo perché ricorrere alla giustizia sommaria o alla legge del taglione.
non ho capito se vuoi giustizia o vendetta.
chieditelo.
ho visto quelle immagini e continuo a pensare che quelle maestre..
anzi quella maestra, l'altra non era neanche maestra, debbano essere punite per il reato di molestie, se poi venisse provato che magari i bambini sono stati stuprati allora c'è il reato di stupro, senza dover ricorrere a fantasie sadiche degne da tribunale d'inquisizione.

spero di essere stato chiaro.

Andrea Sacchini ha detto...

>Chiedere a gran voce e pubblicamente la pena di morte, la tortura, il linciaggio, lo squartamento ecc ecc è più aberrante del crimine commesso

Esattamente quello che ho scritto io nel mio post. Quello che mi premeva precisare, però, e lo faccio di nuovo, è che non vorrei che passasse il messaggio che quello che hanno fatto quelle due in fondo non sia così grave. Tutto qua.

Anonimo ha detto...

la gravità dipende in rapporto a qualcosa.

In rapporto all'omicidio o allo stupro il reato non è grave.
in rapporto alla strage o alla rapina in mano armata pure.
codice alla mano, il reato è un gradino più grave di lesioni volontarie o aggressione aggravata. Non stiamo parlando di reati di assoluta gravità.

addirittura c'è il rischio che il reato venga derubricato come "abuso coercitivo" o abuso di mezzi di correzione e in tal caso è poco più grave di una semplice aggressione.

Io trovo paradossale sollevare un polverone per un reato di questo livello.
Se va bene queste due "signore" si faranno 3 o 4 anni con la condizionale.

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