sabato 19 settembre 2009

Notizie in pillole (28)

Arrestato l'uomo delle escort. No, non si tratta di un venditore di automobili - infatti non ho ancora capito bene perché tutti si ostinino a chiamarle così, che sembra quasi un titolo onorifico - ma di quel Giampaolo Tarantini che con le sue dichiarazioni ha provocato quella specie di terremoto in cui ci sono dentro un po' tutti: "papi", uomini di destra e di sinistra. Il procuratore di Bari ha detto di averlo dovuto arrestare perché c'era il pericolo concreto di fuga. Guarda a caso la Guardia di Finanza l'ha arrestato all'aereoporto.

Fazio e Consorte in tribunale. Antonio Fazio, ex governatore della Banca d'Italia, e Giovanni Consorte, ex presidente di Unipol, sono stati rinviati a giudizio, assieme a un'altra ventina di persone, per la vicenda delle scalate bancarie illecite che nel 2005 prese il nome di bancopoli; un'inchiesta - anzi più di una - particolarmente complessa che ha tra i suoi protagonisti un certo numero di persone e politici vicini al centrosinistra - ricordate il celeberrimo Facci sognare! Vai! pronunciato al telefono da D'Alema mentre parla con Latorre nel corso del tentativo di scalata della BNL da parte di Unipol? Non so se avete notato, ma la richiesta di rinvio a giudizio per Fazio e Consorte è arrivata dalla procura di Milano, quella che secondo qualcuno di nostra conoscenza pullula di pericolosi magistrati rossi che ce l'hanno con lui.

Il regalo di Natale dei terremotati in Abruzzo. Come forse ricorderete, nel decreto legge sul terremoto in Abruzzo dell'aprile scorso era compreso il congelamento fino a questo dicembre delle rate di eventuali mutui accesi dagli abruzzesi. Bene, è notizia di questi giorni che la Cassa di risparmio della Provincia dell’Aquila ha deciso di chiedere gli interessi sui mesi sospesi in quanto nel decreto legge del governo non è previsto il titolo gratuito. Il senatore Elio Lannutti ha deciso di presentare un'interpellanza in Parlamento per la sospensione degli interessi passivi.

“Sul terremoto le banche ci hanno guadagnato pignorando pure le macerie. Hanno fatto di tutto: aumentato le commissioni, revocato i fidi e qualcuno perfino le carte di credito”. Per non parlare delle competenze, un altro bell’affare per le banche: i conti di molti aquilani dopo il terremoto sono andati in rosso. E gli interessi sullo scoperto hanno gonfiato le tasche dei banchieri.

Suicidi collettivi in France Télécom, L'ultima è stata Stephanie, venerdì della scorsa settimana. No, non sto parlando di qualche suicidio di massa all'interno di qualche setta religiosa di svitati fanatici, ma dei dipendenti di France Télécom, l'equivalente francese della nostra Telecom. Sono esattamente 23 i dipendenti del gruppo che dall'inizio del piano di ristrutturazione dell'azienda, circa un anno e mezzo fa, hanno deciso di togliersi la vita.

Il Tar del Lazio sconfessa la legge sul testamento biologico. A nessuno, che sia cosciente o incosciente, possono essere imposte alimentazione e idratazione forzata e anche in caso di stato vegetativo un cittadino può esprimere ex post la propria volontà di interrompere terapie giudicate inutili, comprese proprio alimentazione e idratazione. Non potrebbe essere più chiara la sentenza del Tar del Lazio dell'altro ieri, pronunciata su ricorso presentato dal Movimento Difesa dei Cittadini, che di fatto sconfessa la porcata legge sul testamento biologico attuamente in discussione in Parlamento. Prosegue la sentenza:

il paziente "vanta una pretesa costituzionalmente qualificata di essere curato nei termini in cui egli stesso desideri, spettando solo a lui decidere a quale terapia sottoporsi". Il Tar, nella sentenza n. 8560/09, ha evidenziato che si tratta di questioni che coinvolgono il "diritto di rango costituzionale quale è quello della libertà personale che l'art. 13 (della Costituzione, ndr) qualifica come inviolabile".

Tra le reazioni, prevedibili, di quelli che vorrebbero decidere al nostro posto anche cosa fare della nostra carcassa, c'è quella di Gasparri:

"Su temi che riguardano la vita e la morte delle persone serve una norma di legge precisa e non la fantasia della giustizia amministrativa, che immaginiamo impegnata su temi più ordinari. Sarebbe ridicolo o forse agghiacciante se su un argomento così delicato la decisione definitiva fosse affidata al Tar".

Per quel che mi riguarda, trovo invece ridicolo e agghiacciante che su questi temi le decisioni siano affidate, come sta accadendo, a Gasparri e ai suoi colleghi.

Si può dire su internet che il pesce fa schifo? Come probabilmente vi sarete accorti, sta prendendo piede ultimamente la moda della querela per diffamazione via internet - l'ultimo caso in ordine di tempo è Wikimedia. Adesso tocca agli utenti che bazzicano nei forum. A Cervia, località a mezzora abbondante da casa mia, un ristoratore ha querelato una persona che su un forum pubblico, Baltazar.it, si era lamentato di ciò che ha mangiato con espressioni tipo «pesce di scarso valore..fritto con olio da motore...» e altre. Ora, sorvolando sul fatto se tali espressioni costituiscano diffamazione piuttosto che libera espressione del pensiero, al ristoratore non viene il dubbio di essersi un po' dato la zappa sui piedi visto che della vicenda ne hanno parlato i giornali?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

madonna che carrellata di notizie!

non mi stupisco delle dichiarazioni di Gasparri poiché è scontato che un simile elemento possa fare queste dichiarazioni..
mi stupisce però quello che riguarda il pesce.

fammi capire: se io vengo nel tuo blog oppure scrivo in un qualsiasi forum che il tuo blog non mi piace tu puoi denunciarmi?

e se in un forum scrivo che le previsioni del tempo hanno sbagliato a prevedere pioggia, rischio una denuncia dall'aeronautica militare?

nb: stavo scherzando il tuo blog mi piace un casino! :-)

Anonimo ha detto...

ops scusa un'ultima cosa

nel tuo blog parli da qualche parte di quella sentenza della Cassazione sui telefoni cellulari, secondo la quale sono considerati un bene di prima necessità e devono essere garantiti alla moglie dal marito in caso di separazione?

Andrea Sacchini ha detto...

>fammi capire: se io vengo nel tuo blog oppure scrivo in un qualsiasi forum che il tuo blog non mi piace tu puoi denunciarmi?

No, ma occorre fare un piccolo distinguo. Se uno viene qui e dice "a me il tuo blog non piace", non c'è niente di diffamatorio in tutto ciò, si tratta di normale e sacrosanta espressione di pensiero. Se uno invece dice "il tuo blog è un cesso perché scrivi un sacco di ca****e" il discorso cambia. La vicenda del ristoratore va più o meno inquadrato in questo modo.

Se il commentatore avesse detto nel forum: "il pesce che ho mangiato nel tal ristorante non mi è piaciuto per niente", il ristoratore non avrebbe potuto dire bau perché appunto si tratta di espressione di opinione. Ma, avendo invece detto il commentatore "pesce di scarso valore... fritto con olio da motore..." si è spinto - almeno secondo il titolare del ristorante - oltre la normale espressione di opinione.

C'è anche un altro aspetto della questione, più generale, che solitamente gli utenti non considerano. Scrivere un giudizio su un blog o un forum, specie se si tratta di siti piuttosto frequentati, significa esprimere il proprio pensiero in uno scenario aperto dove molte altre persone possono leggere, non si può quindi utilizzare lo stesso linguaggio che si adopererebbe al tavolo di un bar mentre si gioca a briscola. Ti faccio un esempio: se tu dovessi dire la stessa cosa (a) mentre chiacchieri in macchina con un tuo amico o (b) davanti a una piazza su un palco con un microfono, lo faresti allo stesso modo? Io penso di no. Ecco, in rete è la stessa cosa: bisogna sempre considerare che ciò che si scrive può essere letto da moltissime persone.

Ora, nel caso del ristoratore sarà interessante vedere cosa deciderà il giudice, ma è comunque abbastanza evidente che il commentatore si è spinto un po' oltre il normale diritto di critica, anche se al posto del titolare del ristorante io non mi sarei mai sognato di querelare uno per una cosa del genere.

Il cattivo Otto ha detto...

Credevo che l'olio di motore fosse più costoso di quello per le fritture.

Il cattivo Otto ha detto...

Da quando:

il negro è diventato nero, poi persona di colore, è poi forse individuo diversamente pigmentato,

la serva è diventata collaboratrice domestica, e poi colf

lo spazzino è diventato operatore ecologico

il somaro è diventato uno studente svogliato e che non si applica

le prostitute per ricchi hanno deciso di darsi un nuovo nome, invece del vecchio "cortigiane".

Romina ha detto...

Sai che non vedevo l'ora di sentire qualche mirabile opinione di Gasparri? :D
Visto il problema delle querele, non spiego però perché ero tanto ansiosa di sentirlo esternare.

Comunque, in generale, per quanto concerne le querele mi sembra che molta gente sia un po' impazzita e abbia perso il senso della misura.
Non parlo dei casi di gravi calunnie o minacce o ingiurie ripetute: ovvio che occorra prendere provvedimenti.
Però a volte ho l'impressione che certe querele siano pretestuose.

Ciao!

Andrea Sacchini ha detto...

Otto:

>le prostitute per ricchi hanno deciso di darsi un nuovo nome, invece del vecchio "cortigiane"

Già, il termine "cortigiane" richiama più alla memoria un certo "amore ancillare" di gucciniana memoria. :-)

Romina:

>Visto il problema delle querele, non spiego però perché ero tanto ansiosa di sentirlo esternare

Ok, ho capito. E mi associo. :-)

>Però a volte ho l'impressione che certe querele siano pretestuose

Beh, effettivamente, mi pare che l'andazzo di questo ultimo periodo sia difficilmente interpretabile in altro modo.

Ciao.

andynaz ha detto...

Il regalo di Natale dei terremotati in Abruzzo

se dico che sono delle vere m***e, anzi, carogne, è diffamazione?? >:-(

Andrea Sacchini ha detto...

Eh, ho paura di sì, ma facciamo finta di niente per stavolta... :-)

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