venerdì 4 settembre 2009

Le dimissioni? Feltri non le voleva (ma pensa)

Il direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri, pare essere un tantino dispiaciuto dal modo in cui si è conclusa la vicenda del (ex) direttore di Avvenire. Ha dichiarato infatti, ieri:

"Io non pensavo minimamente a questo [le dimissioni, nda] quando ho scritto e ho fatto scrivere le cose che hanno provocato tutto questo problema. Immagino che Boffo avesse i suoi buoni motivi per dimettersi".

Beh, direi che se anche non ne avesse avuti, Feltri glieli ha trovati di sicuro. Ma il bello viene dopo. Feltri infatti aggiunge:

"...la cosa che mi piacerebbe succedesse è che si tirassero fuori i documenti che provano che quanto scritto dal Giornale era del tutto fondato in maniera che si smettesse con attacchi sgangherati nei confronti del mio giornale e del sottoscritto, che degnamente lo dirige".

Come? Scusate, ma se l'italiano non mi inganna, questa frase - correggetemi se sbaglio - sta a significare che lo stesso Feltri non è sicuro che tutto quello che ha pubblicato il suo giornale sia tutto inconfutabilmente vero e fondato. Ma non è lo stesso Giornale che il 28 agosto scorso, giorno in cui scoppiò il caso, scriveva (il neretto è mio):

Copia di questi documenti da ieri è al sicuro in uno dei nostri cassetti e per questo motivo, visto che le prove in nostro possesso sono chiare, solide e inequivocabili, abbiamo deciso di divulgare la notizia.

Beh, a questo punto mi pare lampante che uno dei due non la racconta giusta: o è Il Giornale, o è... Il Giornale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

beh no lui vuole che Boffo tiri fuori tutte le carte anche quelle che il giudice non ha permesso che venissero svelate

comunque sia che la condanna ci sia è innegabile ma la sentenza della condanna dov'è?

l'informativa invece è pettegolezzo in quanto non si sa chi l'ha creata, se il contenuto risponde a verità eccetera

diciamo che feltri ha presentato una verità condita da una insinuazione che potrebbe essere vera oppure falsa

e l'insinuazione è quella che fa più danni per uno nella posizione di Boffo

la ragazza in questione però potrebbe chiarire chi era all'altro capo del telefono ma...

Andrea Sacchini ha detto...

diciamo che feltri ha presentato una verità condita da una insinuazione che potrebbe essere vera oppure falsa

Sì, mi pare che il punto sia questo. Feltri ha in sostanza messo sullo stesso piano, come si legge chiaramente qui, il documento ufficiale e la famosa "informativa-patacca". E l'ha fatto, secondo me, ben sapendo che si trattava di un documento anonimo in circolazione già tempo e privo di qualsiasi valore.

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