lunedì 6 luglio 2009

Quando l'aggressione razzista è "per volontà del governo"

L'episodio non rappresenta certo una novità: cose simili accadono infatti, purtroppo, più o meno tutti i giorni. Ma alcuni dettagli mi pare colorino il tutto di qualcosa di nuovo, che certamente dà da pensare. L'episodio, un'aggressione particolarmente brutale a sfondo razzista, accade giovedì scorso nel quartiere romano di Monteverde Nuovo, dove tre civili italiani picchiano selvaggiamente un uomo di colore del Congo.

Il poveretto si è infatti macchiato di una colpa gravissima: distribuiva volantini tra i palazzi della zona. Imperdonabile! Da uno di questi palazzi, improvvisamente, volano urla e insulti e, poco dopo, tre "signori" raggiungono il malcapitato cominciando a tempestarlo di pugni e calci e provocandogli varie ferite al volto. Per completare l'opera, il congolese viene pure derubato di documenti e soldi.

Il dettaglio nuovo di cui parlavo prima, sta in una delle frasi pronunciate da uno del terzetto durante l'encomiabile azione, che vi riporto qui sotto come l'ho trovata su Repubblica (il neretto è mio):

"sporco negro, noi facciamo la volontà del governo, dovete tornare a casa vostra"

Ora, intendiamoci, il mondo è pieno di idioti, non è una novità, ma cosa succede se questa idiozia anziché venire combattuta viene in qualche modo avallata da una legge dello stato?

Quante saranno da adesso in poi le "menti fini", come quelle di questi tre, che vedendo in giro qualcuno di colore ipotizzeranno che abbia buone probabilità di essere clandestino, e quindi automaticamente un criminale, e come tale meritevole di essere malmenato senza troppi scrupoli?

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