mercoledì 11 marzo 2009

Dentro la giungla dei numeri

Ormai, probabilmente, siamo arrivati al punto che non ci facciamo neppure più caso. Ai numeri intendo: la borsa un giorno scende un giorno sale, un giorno perdono gli immobiliari e salgono i bancari, il giorno dopo il contrario. E poi l'inflazione, il debito pubblico, la disoccupazione. Insomma ogni giorno siamo sottoposti a un bombardamento di numeri e percentuali che comincia ad avere un che di nauseante e che ci lascia probabilmente ormai indifferenti.

Una cosa penso più che normale, in fondo. Eppure ieri le cifre che ha pubblicato l'Inps sullo stato della disoccupazione in Italia una qualche attenzione dovrebbero averla destata. Scriveva Repubblica:

Tra gennaio e febbraio 370.561 lavoratori hanno perso il posto di lavoro e hanno presentato all'Inps la domanda di indennità di disoccupazione, 116.983 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno pari ad un +46,13%. Tali richieste comprendono l'indennità ordinaria, speciale e con i requisiti ridotti.

In dettaglio, a gennaio le domande pervenute sono state 169.274 (con un picco nella sola giornata del 15 di 11.653 richieste) contro le 95.851 dello stesso mese del 2008. A febbraio sono salite a 201.287 (il picco è del dieci del mese) contro le 157.727 dello stesso mese dell'anno precedente.

A prima vista, magari, 370mila e passa disoccupati in più potrebbero anche non dare eccessivamente nell'occhio. Poi però penso che la provincia di Rimini, tanto per restare qui nella mia zona, fa circa 300.000 abitanti. Ecco, il pensiero che in due mesi l'equivalente dell'intera popolazione della provincia di Rimini si sia ritrovata disoccupata a me dà da pensare.

Che poi, a ben pensarci, non è che anche a Rimini si stia mettendo proprio bene...


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