mercoledì 22 ottobre 2008

La Giornata Antipirateria di Microsoft

Ieri, martedì 21 ottobre, era la Giornata Globale Antipirateria proclamata da Microsoft. Una 24 ore in cui attraverso varie iniziative sparse per il globo il gigante di Redmond ha cercato di sensibilizzare utenti, stampa e aziende circa i danni economici provocati dalla pirateria software.

Il riferimento, ovviamente, va al sistema operativo tuttora più utilizzato (e piratato) della famiglia Windows, e cioè quell'Xp che nonostante da tempo i vertici Microsoft ne abbiano decretato la morte - ufficialmente dal 30 giugno scorso i produttori hardware hanno cominciato a sfornare i propri computer senza Xp a bordo -, continua imperterrito a essere il s.o. più utilizzato in assoluto nel mondo. Anche perché sui computer low cost tale termine è prorogato ad esempio fino al 30 giugno 2010.

Quando si tira in ballo Microsoft, ma non solo, fa comunque sempre un certo effetto parlare di pirateria, anche perché adesso - giustamente - l'azienda ci tiene a enumerare i danni economici - specialmente in termini di mancati guadagni e mancata possibilità di creare nuovi posti di lavoro - derivanti dalla pirateria software dei suoi prodotti, ma dimentica di menzionare, come spesso accade, che se oggi si trova nella posizione monopolistica che sappiamo, gran parte del merito è paradossalmente proprio della suddetta pirateria.

Insomma, se Windows gira sul 90% dei computer del mondo e l'Office di Microsoft è la suite per ufficio più utilizzata del pianeta - praticamente uno standard di fatto -, è perché fino a poco tempo fa il gigante di Redmond non ha mai posto in essere serie ed efficaci misure per contrastare il fenomeno, consapevole appunto che il mantenimento dello status quo non avrebbe fatto altro che consolidare questo monopolio. E non sarà facile, adesso, invertire questa tendenza. E' vero che negli ultimi due o tre anni il fenomeno (anche da noi) ha subito una riduzione, ma prima di arrivare all'estirpazione completa ne dovranno passare di giornate antipirateria. E pure di Genuine e compagnia bella.

Personalmente sono contro la pirateria software. Per carità, agli inizi i miei bei programmini (Nero e compagnia bella, per intenderci) li craccavo anch'io, sarebbe sciocco negarlo, ma poi col tempo mi sono accorto che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un'operazione perfettamente inutile, in quanto esistono nell'area dei programmi free e/o open source degli equivalenti ai programmi più blasonati e noti che non li fanno per nulla rimpiangere, anzi a volte sono pure migliori (c'è ad esempio qualcosa che K3b non fa rispetto a Nero?).

Microsoft, a mio avviso, non deve quindi preoccuparsi più di tanto della pirateria software (o almeno non solo di quella), ma semmai dell'avanzata - lenta ma inesorasile - della quota di utenti che abbandonano i vari Windows e programmi proprietari in genere in favore di quelli liberi, spesso, anzi quasi sempre, gratuiti e pure una spanna sopra gli altri.

4 commenti:

andynaz ha detto...

secondo me, almeno qui in Italia, avranno il diritto di lamentarsi della pirateria quando la smetteranno di imporre Windows sui computer...

Andrea Sacchini ha detto...

> quando la smetteranno di imporre Windows sui computer...

Beh, c'è sempre la possibilità di rifiutare il Windows preinstallato e chiedere il rimborso, ma il problema è che molti utenti sono convinti che Windows sia parte imprescindibile del pc.

Per non parlare poi delle peripezie che deve attraversare chi vuole imbarcarsi in questa impresa.

Anonimo ha detto...

Poco tempo fa ho parlato con un dirigente di software-house di San Marino.

Hanno una paura fottuta di LINUX

Cominciano a cagarsi addosso finalmente.

Io personalmente sto provando l'ultima versione di ubuntu e sono a dir poco meravigliato per come va bene.

CIAO
Murizio.

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, va bene ed è semplice da utilizzare. Qualcuno ci ha fatto anche un blog.

Ciao.

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