Ogni tanto fa piacere leggere notizie come questa, riportata ieri da Punto Informatico e da qualche testata online, perché significa che gli spammer continuano a essere bene o male nel mirino della giustizia. E a volte finiscono anche dentro.
Questa volta è toccato a Robert Soloway, che si è visto infliggere quattro anni di galera da un tribunale di Seattle, Washington. Da notare che il tipo in questione non è nuovo alle autorità americane, in quanto già pizzicato una volta a maggio del 2007. Si tratta di un recidivo e questa volta i 47 mesi di carcere che gli sono stati comminati difficilmente gli saranno ridotti: le autorità americane, infatti, ci vanno giù pesante con gli spammer che vengono beccati, in quanto là si tratta di un reato piuttosto grave.
Per dare l'idea, giusto l'anno scorso sempre più o meno in questo periodo, un altro simpatico professionista del ramo si è beccato 30 anni, e anche andando indietro nel tempo, la cronaca giudiziaria d'oltreoceano è abbastanza prolifica di notizie di spammer arrestati e condannati.
Penso che notizie di questo genere non possano che fare piacere a chi, nonostante filtri antispam più o meno efficaci, si trova ogni giorno la casella di posta elettronica piena di immondizia digitale.
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Non in mio nome.
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