mercoledì 16 aprile 2008

Scontentezze

Ora che i risultati elettorali sono chiari e definitivi, mi pare ci sia poco da aggiungere a tutto quanto è già stato detto a commento. Ognuno può cercare di guardare la questione dall'angolazione che preferisce, ma mi pare che la vittoria di Silvio e combriccola sia senza se e senza ma. I leader storici della sinistra, radicale e non, si interrogano sui motivi della debacle che ha di fatto azzerato la loro presenza - sia della corrente massimalista che di quella riformista - dalla Camera e dal Senato, evento a suo modo storico anche questo.

L'impressione mia, e credo non solo mia, è quella che i motivi della disfatta non li debbano andare a cercare molto lontano. In questo caso sono la naturale conseguenza di due anni di (pseudo)governo in cui si è fatto di tutto tranne che rispettare ciò che era stato concordato in campagna elettorale con gli elettori. E questo lo dice uno che a suo tempo era convinto che il governo Prodi potesse veramente rappresentare un cambiamento rispetto al quinquennio precedente. E invece - ahimé - così non è stato. E questo dimostra che è inutile e autolesionistico scrivere un programma di 280 pagine per farlo restare lettera morta.

Insomma, cerchiamo di essere onesti: la maggior parte di quelli che nel 2006 hanno votato centrosinistra, lo hanno fatto (a parte per l'antiberlusconismo) perché nel programma si narrava tra le altre cose di una lotta senza quartiere al precariato, di una cancellazione - o quantomeno revisione - delle varie leggi ad personam partorite dall'esecutivo precedente, di abbassamento della pressione fiscale, di Dico, di lotta alla criminalità. E invece cosa hanno fatto? L'indulto. Una di quelle leggi delle quali la gente ha capito subito lo scopo vero (a questo proposito vi dice niente il fatto che Lega e IdV, i due partiti che maggiormente si erano opposti a questo provvedimento, siano tutti e due cresciuti?) e che difficilmente dimenticherà (e la prova l'abbiamo avuta). Per non parlare poi dei casi De Magistris e Forleo.

Ecco perché non deve stupire l'exploit della Lega e il suo dilagare ben oltre la linea del Po. E hanno voglia dal quartier generale di Pontida a dire che si è trattato di voto convinto e basta. Non farà testo, ma conosco personalmente più di una persona che da Rifondazione ha votato Lega per protesta. Ecco il dilagare. Un dilagare che è arrivato a erodere voti alla sinistra fin nelle Marche. Qui da noi, in Emilia Romagna, nel 2006 la sinistra radicale (Verdi-Prc-Pdci) raggiungeva quasi il 13%, mentre oggi si è clamorosamente fermata al 3,9%, non riuscendo a spedire per la prima volta nella sua storia nessun senatore a Roma. Mentre la Lega, piaccia o no, ha raddoppiato. Sta suonando la campana per qualcuno? O forse era già suonata in qualche altra occasione e non è stata sentita sentita per tempo?

Probabilmente non è direttamente collegata al boom che avuto il carroccio anche qui nel riminese, ma è di pochi giorni fa la notizia che l'Ausl di Rimini ha speso negli ultimi 7 anni qualcosa come 7 milioni e mezzo di euro per curare gratuitamente immigrati clandestini. Per carità, è giustissimo curare chiunque ne abbia necessità, ma la domanda che sorge spontanea (e che crea un leggero malcontento) è sempre quella: perché io, che lavoro, che pago le tasse (e tante), che ho fior di trattenute sulla mia busta paga anche per la sanità, devo sempre pagare tutto fino all'ultimo centesimo?

E' una piccola cosa, certo, che però sommata a un'altra piccola cosa e a un'altra ancora, fanno un insieme di piccole cose che alla fine, se non ci metti mano, ti mandano a casa. C'è poco da fare.

Non so se la sinistra avrà imparato qualcosa dalla batosta che ha avuto: in ogni caso ha tutti i prossimi cinque anni per darsi una regolata.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Insomma, cerchiamo di essere onesti: la maggior parte di quelli che nel
2006 hanno votato centrosinistra, lo hanno fatto (a parte per l'antiberlusconismo)
perché nel programma si narrava tra le altre cose di una lotta senza quartiere
al precariato, di una cancellazione - o quantomeno revisione - delle varie leggi
ad personam partorite dall'esecutivo precedente, di abbassamento della pressione
fiscale, di Dico, di lotta alla criminalità. E invece cosa hanno fatto?


Ciao Andrea.

Credo che il punto centrale sia proprio questo. Anch'io nel 2006 ho votato Ds. Ma alla luce:

- dell'indulto

- di Gentiloni che ha mandato (a spese nostre) a Bruxelles gli avvocati a difendere la Gasparri davanti alla corte di Giustizia europea

-dei 300000 euro e passa dati a mastella per il reinserimento sociale

-del fatto che un tozzo di pane alla mensa dei nostri politici costa meno che alla mensa degli operai che si fanno un sedere

-del fatto che il presidente napolitano ci costa 4 volte buckingam palace

-dei rifiuti che ci stanno avvelenando

-della lotta al precariato quasi inesistente

-etc etc etc

ho deciso di starmene a casa perche' non mi sento rappresentato da nessuno e, anzi, mi sento preso solo in giro. Come si dice dalle mie parti "'O pesce fete d'a capa"

Andrea Sacchini ha detto...

> Come si dice dalle mie parti "'O pesce fete d'a capa"

Ehm... sarebbe?

Anonimo ha detto...

Significa letteralmente che "il pesce puzza fin dalla testa". E sta a significare che il marcio esiste a partire da chi comanda.

Ah dimenticavo nella lista precedente di menzionare i rimborsi elettorali calcolati sulla base dell'intera legislatura e non dell'effettiva durata. Un altro schiaffo ai lavoratori che sudano per arrivare a fine mese o che, come te, si fanno il sedere in 4 parti fin dalle 3 di notte

Andrea Sacchini ha detto...

Grazie del chiarimento. ;)

Per quanto riguarda i rimborsi elettorali purtroppo hai ragione. Per effetto di legge (una legge che per quel che mi riguarda andrebbe abrogata domattina) tutte le formazioni politiche che hanno raggiunto la soglia dell'1% avranno diritto a godere dei rimborsi fino al 2011.

Ovviamente su questo evito (per ora) commenti.

Ciao.

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