martedì 29 gennaio 2008

Due o tre notizie sullo IOR

Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione iniziale.

"La sede dello Ior è uno scrigno di pietra all'interno delle mura vaticane. Una suggestiva torre del Quattrocento, fatta costruire da Niccolò V, con mura spesse nove metri alla base. Si entra attraverso una porta discreta, senza una scritta, una sigla o un simbolo. Soltanto il presidio delle guardie svizzere notte e giorno ne segnala l'importanza. All'interno si trovano una grande sala di computer, un solo sportello e un unico bancomat. Attraverso questa cruna dell'ago passano immense e spesso oscure fortune. Le stime più prudenti calcolano 5 miliardi di euro di depositi. La banca vaticana offre ai correntisti, fra i quali come ha ammesso una volta il presidente Angelo Caloia "qualcuno ha avuto problemi con la giustizia", rendimenti superiori ai migliori hedge fund e un vantaggio inestimabile: la totale segretezza. Più impermeabile ai controlli delle isole Cayman, più riservato delle banche svizzere, l'istituto vaticano è un vero paradiso (fiscale) in terra. Un libretto d'assegni con la sigla Ior non esiste. Tutti i depositi e i passaggi di danaro avvengono con bonifici, in contanti o in lingotti d'oro. Nessuna traccia."

Questo che avete appena letto è solo l'inizio di un lungo articolo, a firma Curzio Maltese, pubblicato ieri su Repubblica. La versione integrale è qui.

Sullo IOR alcune cose le sapevo già: ad esempio la nota vicenda dal suo coinvolgimento nel crac del Banco Ambrosiano o le ombre durante tutta la gestione Marcinkus. Quello che invece non sapevo è la vicenda del rifiuto - alla richiesta di Borrelli nel '93 ("Ogni eventuale testimonianza è sottoposta a una richiesta di rogatoria internazionale") - di chiarire la propria posizione circa il presunto coinvolgimento nel riciclaggio di parte della famosa "madre di tutte le tangenti" (tangente Enimont).

Chissà, forse un giorno il buon Ratzinger, che di fatto ne è l'amministratore delegato e "ne detiene pieni poteri e il controllo totale", si deciderà a scoprire il velo di mistero e di segretezza che ricopre questo misterioso (e singolare) istituto di credito e a raccontarci cos'ha combinato lo IOR in questi ultimi 50 anni.


Aggiornamento 20.39.

Il video con la tentata (e fallita) intervista a Marcinkus da parte di quelli delle Iene lo trovate qui.

(via Daniele Martinelli)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Seeee e io sono Bond ..James Bond...

La chiesa predica male e razzola bene..

Ciao

Maurizio

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, abbastanza bene...

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