martedì 4 dicembre 2007

Spot blasfemo? Dove?

Leggo su Corriere.it che un sacerdote siciliano ha scritto una vivace e-mail di protesta alla Red Bull per via di uno spot pubblicitario (di cui vedete una schermata qui a fianco) in cui sono raffigurati 4 magi invece dei tradizionali 3. Per curiosità sono andato a cercarmi la pubblicità in questione (che avrebbe dovuto essere trasmessa sulle reti mediaset dal 1 dicembre), e l'ho trovata su youtube (qui).

A me sembra che non contenga niente di blasfemo. Al contrario mi pare sia piuttosto simpatica. Il parroco si è indignato per un Re Magio di troppo? Ma chi l'ha detto che i Re magi erano tre? Anzi, dove sta scritto che i Re magi sono esistiti?

[...] "Il passo di Matteo non fornisce il numero esatto dei Magi ma la tradizione più diffusa, basandosi sul fatto che vengono citati tre doni, parla di tre uomini. In realtà, il testo greco non ne indica né il numero né tantomeno i nomi; parla solo di alcuni Magi dall'oriente". [...] (fonte)

Se il parroco volesse indignarsi veramente farebbe meglio a guardare altre cose, magari sempre restando nell'ambito ecclesiale: avrebbe solo l'imbarazzo della scelta.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

fermo restando le utime tre righe del post, che condivido pienamente, hai notato che i putti hanno la mutandina? :-D Magari il parroco s'è arrabbiato perchè si dà il merito alla red bull che volino...
Maria

Andrea Sacchini ha detto...

Può essere. In ogni caso rimango del parere che lo spot in questione sia tutto tranne che blasfemo.

Ciao Maria.

Anonimo ha detto...

Quando succedono queste cose o meglio quando questi pretonzoli s'indignano per ste cazzate mi rammarico di avergli dato il mio otto per mille per il ripristino della santa inquisizione.

Ps. il parroco in questione come si chiama Tomas de Torquemada?

Andrea Sacchini ha detto...

> mi rammarico di avergli dato il mio otto per mille

Perché? :-)

schrodcat ha detto...

Bravissimo Andrea, la prima questione da precisare è che molta della tradizione dei re magi fa riferimento alla mitologia bella e buona, oltre a non avere nulla a che fare con la predicazione di Gesù, che in un mondo di persone normali dovrebbe essere il messaggio di riferimento del cristianesimo (non certo quanti doni materiali furono portati da quanti re trent'anni prima che Gesù cominciasse a predicare). Credo anche, ma non ne sarei sicuro non vi fidate di me, che quel passo sia uno di quelli che si sa quasi per certo che siano stati aggiunti nei secoli successivi (ce ne sono svariati).

Storicamente poi l'episodio dei magi è certo che non sia avvenuto, mentre sul resto della vita di Gesù come personaggio storico si discute sempre. Quindi, essendo l'episodio a tutti gli effetti mitologico, per me equivale a censurare uno spot che mostri un asino anziché un cavallo di Troia.

Detto ciò, la cosa più grave mi sembra l'associazione che possiamo fare con le vignette su Maometto: certamente non ci sono state proteste violente, per fortuna, e questo è il principale distinguo. Ma l'effetto, è da notare, lo si è sortito comunque, perché lo spot è stato ritirato (il potere che la piazza dei cattolici non ha e non vuole, in Italia ce l'ha il Vaticano). Quindi in Italia è di fatto vietato fare vignette satiriche su argomenti religiosi, come nel mondo islamico. Il modo in cui la censura la si ottiene non conta, conta il risultato.

Certe volte ho quasi la sensazione, in occasioni come questa, che la nostra chiesa sia invidiosa dei paesi fondamentalisti. Ricordo che l'appunto che venne fatto a Crozza (da altissimi prelati) quando imitava il papa era che la satira sull'Islam è più difficile farla a causa dei rischi che fa correre (e per questo non bisognava farla sul papa). Come a dire che sarebbe tanto più bello se funzionasse lo stesso per il cattolicesimo e i paesi cattolici (proprio un esempio edificante sono andati a prendere). Invece di farsene un vanto...

Andrea Sacchini ha detto...

> Storicamente poi l'episodio dei magi è certo che non sia avvenuto, mentre sul resto della vita di Gesù come personaggio storico si discute sempre.

Mi pare ci sia poco da discutere (almeno secondo me).

Ciao.

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