sabato 3 novembre 2007

Lettera aperta a Steve Ballmer

"Caro Steve,

ciao, sono François, da Mandriva.

Sono certo che siamo troppo piccoli perché tu mi conosca. Sai, siamo una di queste piccole aziende Linux che lavorano duro per il proprio spazio sul mercato. Produciamo una distribuzione Linux, Mandriva Linux. L’ultima versione, Mandriva 2008, è stata percepita come una versione davvero buona e ne siamo orgogliosi. Dovresti provarla, sono sicuro che ti piacerebbe. C’è anche che siamo una delle aziende Linux che non ha firmato un accordo con la vostra azienda (nessuno è perfetto).

Di recente abbiamo firmato un contratto con il governo della Nigeria. Magari ne hai avuto notizia, Steve. Stavano cercando una soluzione hardware-software a buon prezzo per le loro scuole. La fornitura iniziale era di 17 mila macchine. Avevamo una buona risposta per le loro esigenze: il Classmate Pc di Intel, con una soluzione personalizzata di Mandriva Linux. Abbiamo mostrato la soluzione al governo, che è piaciuta. Gli è piaciuto il sistema, gli è piaciuta l’offerta, gli è piaciuto il fatto che fosse aperta, che la potessimo personalizzare per la loro nazione e via dicendo.

Poi i tuoi uomini sono entrati nella faccenda e l’accordo è diventato più concorrenziale. Non direi che è diventato sporco, ma qualcuno potrebbe averlo detto. I tuoi hanno combattuto e combattuto l’accordo, ma il cliente rimaneva soddisfatto di ricevere i Classmate Pc e Mandriva.

Così abbiamo firmato l’accordo, abbiamo ottenuto l’ordine, abbiamo finalizzato il software, abbiamo consegnato le macchine. In altre parole, abbiamo fatto il nostro lavoro. Per quanto ne so, le macchine sono proprio ora in consegna.

Dopo di che, oggi stesso, sento dal cliente qualcosa di totalmente diverso: “pagheremo Mandriva come d’accordo, ma dopo lo rimpiazzeremo con Windows”.

Wow! Sono impressionato, Steve! Che cosa hai fatto per questa gente così da fargli cambiare idea in questo modo? A me è perfettamente chiaro e sarà chiaro a chiunque. Come chiami quello che hai fatto a casa tua, Steve? A casa mia lo si chiama in diversi modi, sono certo che li conosci.

Senti, Steve, come ti senti quando la mattina ti guardi allo specchio?

Naturalmente combatterò su questa faccenda e sulla prossima, e su quella dopo. Tu hai i soldi, hai il potere e può darsi anche un senso dell’etica differente dal mio, ma io credo che il lavoro duro, buona tecnologia e buona etica possano vincere ugualmente.

Saluti,

François."

(fonte traduzione dall'inglese: macworld.it)



Questa lettera aperta, pubblicata da François Bancilhon - CEO di MandrivaLinux - sul blog di Mandriva, è indirizzata a Steve Ballmer, CEO di Microsoft (quello che qualche anno fa diceva che Linux era un cancro da estirpare).

Alla base di tutto ci sarebbe una presunta interferenza proprio dell'entourage di Ballmer in un accordo stipulato tra la piccola azienda francese che distribuisce MandrivaLinux e lo stato della Nigeria (ne parla The Register qui). L'accordo commerciale prevedeva la consegna di 17.000 pc Intel Classmate a basso costo (immagine qui a fianco) equipaggiati con una versione personalizzata per lo stato della Nigeria di MandrivaLinux 2008.

L'accordo è andato a buon fine: le macchine sono state regolarmente acquistate dal governo nigeriano e la fase di consegna si sta svolgendo in questo periodo. La doccia fredda per la piccola azienda francese è arrivata tramite una nota dello stesso governo nigeriano, nella quale si afferma che una volta terminata la consegna delle macchine "su di esse verra installato Windows e rimosso Linux". Da qui la decisione del CEO di Mandriva di scrivere a Ballmer la lettera di cui sopra.

Ovviamente tutti si attendono una risposta da parte di Microsoft, ma questo è a mio giudizio - e non solo mio - un piccolo episodio che dimostra in tutta la sua brutalità il sistema di lavoro della multinazionale americana.

MandrivaLinux è una piccola azienda che si è trovata più di una volta in forti difficoltà finanziarie. Commesse di lavoro di questo tipo sono quindi vitali per lei. Certo, le macchine sono state consegnate e - a quanto risulta - regolarmente pagate, ma chi garantisce che la prossima volta Ballmer e co. non si muoveranno in anticipo impedendo la conclusione dell'accordo?

E, in fin dei conti, cosa se ne fa Microsoft di una commessa di 17.000 pc a basso costo? Che vantaggio può avere un'azienda che ha un utile annuo di 14 miliardi di $ (attenzione, sto parlando di utile, non di fatturato, che si aggira invece sui 50 miliardi annui)? Questo, signori, è il monopolio, nella più classica e spietata delle sue formule; anzi forse non è neanche giusto definirlo monopolio, ma in questo caso "prepotenza": il pesce grosso che si mangia quello piccolo, e che si permette di intervenire (in quali modi lo possiamo immaginare) addirittura su contratti già stipulati.

In Europa, in America e in molti altri paesi ci sono le corti di giustizia e l'antitrust a cercare di mettere un freno a questo vero e proprio abuso di posizione dominante (con sentenze tipo questa), in Nigeria evidentemente no. Lì, purtroppo, il pesce grosso mangia ancora quello piccolo.

7 commenti:

Zappa ha detto...

In famiglia eravamo 4 Windows-ari.
Poi mi sono "rotto" per primo, nonostante, col mestiere che faccio, io con Windows ci campo! .. ed ho installato Ubuntu sul mio portatile.
Poi, il mese scorso, mio figlio più piccolo (22 anni!) ha pensato bene di accontentarsi di 300 euro vendendo il suo portatile per ... acquistare un Mac! (anche lui si era "rotto").
Se tanto mi a tanto, visto che in questo momento siamo, almeno a casa mia, al 50% fra Win e non Win, forse è meglio che Ballmer la smetta di fare lo str...o.
A me, 'sta storia con la Mandriva, me le ha fatte girare, ed alquanto!

tao
Andrea

Andrea Sacchini ha detto...

Anche a casa mia siamo al momento metà e metà. Sul mio pc gira Linux, su quello di mia moglie (che utilizzano anche le mie figlie) Xp.

Un Xp, comunque, il loro, ridotto al rango di consolle per giochi (e sul quale, per gli usi scolastici, ho installato il buon OOo; così, giusto per farle crescere bene ^_^).

Per quanto riguarda Ballmer, che ti devo dire? Purtroppo lui fa gli interessi dell'azienda per cui lavora, anche se spesso - come è ampiamente dimostrato dalle tante cause per concorrenza sleale e abuso di posizione dominante - questi interessi sono a scapito di chi ha la sfortuna di andarci a sbattere contro.

Ma il vento è cambiato, molte cose sono cambiate, e molte cambieranno in futuro.

Ciao Zap.

Anonimo ha detto...

Ciao,pochi giorni fa mi è capitata una cosa strana:

Aggiorno il MAC con l'ultimo sistema operativo della mela,LEOPARD, di cui stranamente comperi una sola versione,e sulle istruzioni c'è scritto:

Boot Camp:

Per utilizzare win sul MAC,installa boot camp e la COPIA di windows. Questo è tutto.

La COPIA DI WINDOWS????

Che sia una sottile battuta o la verità?

Che tutti abbiamo in casa una copia di windows?

Mah!!!

Ai posteri l'ardua sentenza....

Ciao
Maurizio

Andrea Sacchini ha detto...

Sono perplesso, non so che dire. So che il boot camp serve a installare Windows sui macintosh con processore Intel, ma non so tra l'altro neanche se è legale.

Boh, può darsi che magari qualcun'altro ti sappia dire qualcosa di più...

Ciao.

Anonimo ha detto...

Per copia di windows si intende "copia originale", un po come quando si parla di una "copia" di un quotidiano.

BootCamp è totalmente legale e serve ad installare Windows sui cosiddetti Mactel, ossia i mac che hanno un processore x86 anzichè del classico powerpc (che non è più prodotto).

Anonimo ha detto...

Mi sono permesso di linkare questo articolo ad un forum di discussione.

Andrea Sacchini ha detto...

Hai fatto benissimo. L'ideale, se ti va, sarebbe che mettessi qui il link al forum.

Ciao.

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