mercoledì 15 agosto 2007

Vuoi fare il test sulla sicurezza informatica?

Non so quanti di voi, oggi, saranno davanti al pc invece che al mare, in montagna o a spasso con la famiglia. Comunque sia vi segnalo un test de La Stampa, la quale, in vena di quiz ferragostani, propone alcuni quesiti per valutare un pò il nostro grado di conoscenza delle basilari regole di sicurezza informatica.

L'idea non sarebbe neanche malvagia, se non fosse che alcune delle domande ricalcano lo stile "di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?", e quindi anche se la risposta non la si sa la si indovina per esclusione delle alternative. E vabbè...

Comunque sia, se volete farlo anche voi, andate qui e cliccate "quiz" in fondo all'articolo (se vi va potete scrivere nei commenti qui sotto come è andata).

Dopo vi dico quanto ho fatto io. :)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ne ho indovinate 8 su 9, il che è un fatto molto anomalo, vista la mia ignoranza in materia. :D

Buon Ferragosto!

Andrea Sacchini ha detto...

Direi che è un ottimo risultato. :)

Buon Ferragosto anche a te.

Anonimo ha detto...

A parte alcune imprecisioni nelle domande, lo zombie non ti entra, è il pc che diventa zombie se è infetto, bisogna dire che se tutti gli utenti imparassero quelle 5 regolette di virus ce ne sarebbero pochi.
Solo i virus che sfruttano vulnerabilità non ancora patchate avrebbero la possibilità di insediarsi. Ma di utonti è pieno il web.
Comunque questo è il mio risultato. Prevedibile in quanto le domande erano banali.


Hai totalizzato 9 risposte esatte su 9... complimenti!

Andrea Sacchini ha detto...

> A parte alcune imprecisioni nelle domande

Beh, quelle sono da mettere in conto. Si è mai visto una testata generalista che si esprime correttamente quando parla di informatica? :)

> Solo i virus che sfruttano vulnerabilità non ancora patchate avrebbero la possibilità di insediarsi

Non ancora patchate dalla software house. Patch che purtroppo molti utenti non si curano di scaricare e installare seppur disponibili.

> Ma di utonti è pieno il web

Beh, il termine "utonti", come ho già spiegato altre volte, non mi piace molto. E' vero che molti utenti non si curano particolarmente (per vari motivi) di tenere in ordine il pc, ma è anche vero che riuscire a far rigare dritto e "irrobustire" un pc Windows richiede spesso conoscenze che l'utente medio non dovrebbe essere obbligato a sapere. Insomma, se Windows è un colabrodo deve "impazzire" l'utente?

Anonimo ha detto...

Tenere il sistema aggiornato con windows update, non aprire allegati provenienti da chissà chi, usare un antivirus aggiornato e un account con privilegi limitati, attivare il firewall di xp, non installare software di dubbia provenienza, non mi sembrano cose così difficili.
In questa maniera solo le vulnerabilià non ancora patchate dalle software house sarebbero pericolose come in qualsiasi sistema operativo.
E' come dire cambiare l'olio periodicamente, controllare la pressione dei pneumatici, fare il tagliando regolarmente, controllare i freni, eccetera si tratta di cose che uno fa anche se non è un ingengnere meccanico.
Per usare un pc non bisogna essere un hacker ma nemmeno bisogna essere per forza utonto.
Uso la parola utonto nei confronti di chi non vuole in nessuma maniera imparare e magari si vanta pure.

Andrea Sacchini ha detto...

>Tenere il sistema aggiornato con windows update, non aprire allegati provenienti da chissà chi, usare un antivirus aggiornato e un account con privilegi limitati, attivare il firewall di xp, non installare software di dubbia provenienza, non mi sembrano cose così difficili.

Non lo sono per un utente "normale", diciamo così. Ma ti assicuro che ho avuto a che fare con persone che non sapevano neppure cosa fosse un software antivirus, e non sto scherzando. Il firewall integrato in Windows, poi, lo lascerei stare, visto che per ammissione della stessa Microsoft è un colabrodo.

>In questa maniera solo le vulnerabilià non ancora patchate dalle software house sarebbero pericolose come in qualsiasi sistema operativo.

Vero e non vero. C'è differenza (e molta), ad esempio, tra una vulnerabilità non patchata in Windows e in Linux.

>E' come dire cambiare l'olio periodicamente, controllare la pressione dei pneumatici, fare il tagliando regolarmente, controllare i freni, eccetera si tratta di cose che uno fa anche se non è un ingengnere meccanico.
Per usare un pc non bisogna essere un hacker ma nemmeno bisogna essere per forza utonto.


C'è una lieve differenza: controllare la pressione ai pneumatici ecc, è una cosa che qualcuno ti insegna a fare (o almeno ti dice che va fatta) a scuola guida. Quindi quando tu ti metti al volante si dà per scontato che hai fatto il corso in cui ti è stato insegnato come si usa la macchina, le precauzioni che devi adottare per utilizzarla al meglio e le cose che non devi fare.

Un utente che va in un negozio e si compra un pc nuovo senza avere la più pallida idea di cosa sia e di come si usa, è come se si mettesse al volante di "Windows" senza sapere niente del suo funzionamento. E l'esperienza se la farà, come è capitato a me, andando a sbattere le prime volte contro l'allegato infetto, l'antivirus da aggiornare ecc. ecc...

E' per quello che non mi piace la parola "utonti". Se si usa per quelli - come hai giustamente detto tu - che si rifiutano ostinatamente di imparare quelle 4 regolette per campare un pò tranquilli, mi va anche bene (e anzi, forse ci sarebbero in quel caso altri termini da usare), ma - come dicevo - non dimentichiamo che ci sono anche gli utenti di "primo pelo" che si portano a casa un Windows allo "stato brado" senza sapere nulla del suo funzionamento.

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