martedì 19 giugno 2007

Aruba.it sotto attacco

Lo so, arrivo tardi sulla scena: si parla infatti già da da un paio di giorni dell'attacco perpetrato a moltissimi siti italiani dislocati su diversi server del provider Aruba.

Al momento, stando a quanto scrive Marco Giuliani di Pcalsicuro, la situazione dovrebbe essere sotto controllo, in quanto il server centrale del provider italiano è stato messo offline. L'attacco, tuttavia, ha coinvolto nel momento della sua massima gravità circa 10.000 siti hostati su Aruba.

Una tale quantità di siti infetti non è cosa da prendere alla leggera. Visitando infatti uno di questi con un pc Windows (Linux e Mac sono immuni all'infezione) non opportunamente "irrobustito", può significare grossi guai: come lo scaricamento automatico nel pc dell'utente di codice dannoso in grado - potenzialmente - di combinare qualsiasi tipo di guaio (tra cui - cosa non da poco - il furto di dati personali).

Fortunatamente, al momento, quasi tutte le società produttrici di antivirus hanno rilasciato le definizioni aggiornate per il riconoscimento del trojan contenuto nelle pagine infette. Quindi: antivirus aggiornato, sistema operativo aggiornato e non si dovrebbero correre rischi.

2 commenti:

  1. Purtroppo ci sono tanti naviganti sprovveduti che navigano a vista senza un sistema "rubusto". Ancora molti continuano a non proteggere il proprio sistema. E' già tanto se sanno cos'è un antivirus!!!

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  2. Sì, concordo, anche se forse è necessario fare alcuni distinguo.

    Molti utenti non conoscono le regole basilari della sicurezza informatica semplicemente perché nessuno si è preso la briga di spiegargliele prima di "prendere in mano" un pc.

    E parlo per esperienza. Io sono uno di quelli. Un bel giorno ho deciso di comprare il pc: l'ho portato a casa, l'ho acceso e ho cominciato a navigare. Poi, all'arrivo della bolletta Telecom, la sorpresa: una bella connessione a una tariffazione a valore aggiunto: mi ero beccato un bel dialer.

    Da lì ho cominciato a interessarmi alla questione e... mi ci sono appassionato. Per molti utenti (non mi piace utonti come usano alcuni) è così: finché non restano scottati non ci pensano.

    Ecco perché mi incaz... ehm, mi incavolo, quando mi telefona la gentile signorina che mi chiede se sono interessato a un corso per imparare Word e Excel. Non sono queste le prime cose che si devono insegnare a un utente di primo pelo. Prima bisogna dargli le nozioni almeno di base su cos'è internet, come si usa, e come ci si comporta per evitare rischi. Poi, eventualmente, verrà Word e Excel (se proprio è indispensabile...).

    Ciao Moticanus.

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